Il 2023 si conferma un anno di grandiosa espansione per il settore della nautica da diporto italiano, con un fatturato che ha raggiunto la cifra record di 8,33 miliardi di euro. Questo risultato segna un incremento significativo rispetto all’anno precedente, testimoniando un trend di crescita che continua a consolidarsi dopo la pandemia. In occasione del 64° Salone Nautico Internazionale di Genova, Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica, ha presentato i dati dell’annuario statistico "Nautica in Cifre", che oltre a sottolineare la prosperità del settore, mette in luce importanti dinamiche riguardanti l'export.
Fattori chiave della crescita nel settore nautico
La ripresa post pandemia
Dopo gli impatti economici causati dalla pandemia, il mercato nautico ha mostrato una ripresa significativa, con un aumento del fatturato del 13,6% nel 2023, accompagnato da una crescita del 20% nel corso dell’anno successivo. L’Ing. Stefano Pagani Isnardi, Direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, ha sottolineato che il fatturato della cantieristica è cresciuto del 14,8%, suggerendo una forte domanda sia sul mercato interno che estero.
Crescita delle esportazioni
Uno dei traini principali di questa crescita è rappresentato dall’exploit delle esportazioni. Nel 2023, le unità da diporto prodotte in Italia hanno generato un valore export che ha superato i 4 miliardi di euro. Il Direttore e Vice Presidente della Fondazione Edison, Prof. Marco Fortis, ha evidenziato che l’Italia continua a essere il principale paese esportatore al mondo nel settore della cantieristica nautica, registrando un 19,3% di quota di mercato globale, il livello più alto mai raggiunto.
Il futuro del comparto nautico
Analisi del mercato e sfide
Secondo le valutazioni di Stefano Pagani Isnardi, il settore nautico potrebbe vivere una normalizzazione della sua crescita nei prossimi mesi. Questo potrebbe comportare una differenziazione più netta tra i vari segmenti di mercato, in particolare tra la produzione di alta gamma e la piccola nautica, quest’ultima alle prese con incertezze dovute a un eccesso di stock di imbarcazioni nei mercati.
Prospettive positive nonostante le difficoltà
Nonostante le sfide come elevati tassi d’interesse e difficoltà di accesso al credito, l’industria nautica italiana mostra segnali di resilienza. Performance incoraggianti nei principali saloni autunnali del 2024, incluso il noto Salone Nautico di Genova, potrebbero suggerire un futuro comunque favorevole per il settore. La necessità di investire in digitalizzazione e sostenibilità sarà cruciale per affrontare le sfide competitive.
Impatto economico e occupazione nel settore nautico
Contributo al PIL e mercato del lavoro
L’analisi dei dati ha rivelato che il settore nautico ha avuto un significativo impatto sul mercato del lavoro con un totale di 30.690 addetti nel 2023, evidenziando una crescita del 7%. Inoltre, il contributo della nautica al PIL nazionale ha superato i 7 miliardi di euro, con un incremento del 14,2% rispetto all’anno precedente.
Posizionamento nel contesto commerciale
Il comparto delle imbarcazioni da diporto e sportive ha registrato un surplus commerciale superiori ai 2 miliardi, posizionandosi al quarto posto tra i settori manifatturieri più rilevanti. La percentuale delle esportazioni nel periodo è aumentata notevolmente, passando dall’8,7% nel 2000 al 18,5% nel 2023, confermando l’importantissimo ruolo della nautica nella bilancia commerciale italiana.
Supporto alle imprese
Infine, la Regional Director Business Network Nord Ovest di Sace, Enrica Del Grosso, ha chiarito come il Gruppo assicurativo-finanziario intende supportare le imprese del settore nella loro sfida di rimanere competitive. Questo supporto si concentra sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità, due aree fondamentali per il futuro dell’industria nautica, già in espansione e innovazione.
I dati evidenziano quindi come il 2023 non solo segni un record per il settore nautico, ma anche l’inizio di un percorso strategico per affrontare le sfide del futuro, mantenendo fermo l’obiettivo di crescita e innovazione.
Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Donatella Ercolano
