Situazione di agitazione sindacale a Pescara: le preoccupazioni dei lavoratori di Ambiente SpA

Il Comune di Pescara affronta una crisi sindacale in Ambiente SpA, con richieste di miglioramento delle condizioni lavorative e della salute dei dipendenti, mentre si cerca una soluzione per la riorganizzazione degli uffici.
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Situazione di agitazione sindacale a Pescara: le preoccupazioni dei lavoratori di Ambiente SpA - Gaeta.it

Il Comune di Pescara è alle prese con una delicata situazione di agitazione sindacale sollevata da FP CGIL e UIL Trasporti all’interno di Ambiente SpA. Questo conflitto deriva da diverse problematiche irrisolte legate alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, in particolare riguardo alla dislocazione degli uffici amministrativi e alla necessità di ripristinare turni di lavoro pre-pandemia.

il contesto della crisi sindacale

La crisi all’interno di Ambiente SpA è emersa nei mesi scorsi, quando le organizzazioni sindacali hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alle condizioni lavorative. Le segnalazioni hanno messo in luce l’urgenza di ripristinare la turnazione oraria come era prima della pandemia. Questo richiamo nasce dall’esigenza di garantire un ambiente di lavoro sano e sostenibile per i dipendenti, i quali, attualmente, operano in uffici collocati nei pressi di un impianto di depurazione. Il contesto attuale è fonte di grande preoccupazione, poiché la salute dei lavoratori potrebbe essere compromessa dalla vicinanza a strutture che espongono a potenziali rischi.

Recentemente, già a maggio, si era svolto un incontro presso la Prefettura, durante il quale erano stati discussi tali problemi. In quell’occasione, i vertici di Ambiente SpA avevano accolto i suggerimenti dei sindacati, giungendo a una sospensione temporanea dello stato di agitazione. Tuttavia, il silenzio successivo da parte dell’amministrazione ha alimentato tensioni che ora rischiano di sfociare nuovamente in agitazioni. Paolo Sola, presidente della Commissione Controllo e Garanzia, ha espresso il suo rammarico per l’assenza di un dialogo costruttivo, sottolineando come le organizzazioni sindacali siano rimaste senza riscontri sulle questioni sollevate.

le proposte di riorganizzazione degli uffici

Tra le soluzioni suggerite per affrontare le problematiche sollevate dai sindacati vi è la creazione di una “Casa delle Partecipate“. Questa struttura dovrebbe accogliere i dipendenti di tutte le società partecipate del Comune di Pescara, riducendo i problemi legati all’insalubrità attuale dei luoghi di lavoro. L’idea di una ristrutturazione significativa degli spazi è stata presentata come un modo per garantire un servizio integrato e più efficiente, soprattutto in vista della prevista fusione con Montesilvano e Spoltore.

Tuttavia, la realizzazione di questa proposta sembra trovarsi in una fase molto incerta. La recente iniziativa di Pescara Multiservice, che ha avviato un’indagine di mercato per una sede autogestita, sembra compromettere ulteriormente le speranze di una soluzione unitaria. La distanza tra le promesse e la realtà sta lasciando molti lavoratori con un senso crescente di frustrazione. Paolo Sola ha dichiarato che, qualora non si riuscisse a concretizzare la Casa delle Partecipate nel breve termine, diventa fondamentale trovare un’alternativa praticabile ed efficace.

le responsabilità della politica locale

Il Presidente della Commissione ha inoltre evidenziato come non sia accettabile prendere in considerazione una semplice ristrutturazione degli attuali uffici, dal momento che questo non risolverebbe il problema di fondo relativo alla posizione degli uffici rispetto al depuratore. In particolare, Sola ha chiarito la necessità di una completa delocalizzazione delle sedi amministrative e operative, in modo da garantire la salute e il benessere dei lavoratori.

Un ulteriore elemento di tensione riguarda il ruolo del Sindaco Masci, il quale, nonostante le ripetute richieste di incontro da parte dei sindacati, non ha fornito riscontri concreti e determinati. Questo atteggiamento ha sollevato interrogativi circa la capacità dell’amministrazione di gestire responsabilmente le problematiche legate ai diritti dei lavoratori. In questo contesto, la questione verrà ora affidata all’Assessore Cremonese, che dovrà rispondere in merito alle intenzioni dell’amministrazione in una prossima convocazione.

Ci si attende che la politica prenda sul serio le questioni urgenti che coinvolgono la salute e i diritti dei lavoratori, affinché si possa giungere a una risoluzione efficace e duratura.

Ultimo aggiornamento il 18 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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