I rappresentanti dei comuni della provincia di Viterbo si mobilitano per monitorare le strutture sanitarie locali. Il neonato Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci ha avviato una serie di sopralluoghi per valutare la situazione degli ospedali e delle strutture sanitarie nel territorio. Presieduto dalla sindaca di Viterbo, Chiara Frontini, il comitato si propone di facilitare la cooperazione tra i sindaci e l’ASL per migliorare i servizi sanitari e rispondere alle necessità della popolazione.
La composizione e l’obiettivo del comitato ristretto
Il comitato ristretto è composto dai sindaci di cinque comuni della provincia di Viterbo: Viterbo, Acquapendente, Soriano nel Cimino, Bolsena e Tarquinia. Questa collaborazione ha come obiettivo principale quello di coordinare gli sforzi per affrontare le questioni sanitarie in modo unificato, in modo da ottimizzare le risorse disponibili e garantire servizi adeguati a tutti i cittadini.
La scelta dei membri del comitato è stata effettuata tenendo conto della pluralità di esigenze che caratterizza i diversi territori. Ogni comune presenta peculiarità distintive, come ad esempio le aree montane o quelle più isolate, che necessitano di un approccio specifico per garantire un adeguato accesso ai servizi sanitari. Questa sinergia tra comuni rappresenta un passo importante nella lotta contro il degrado dei servizi sanitari, fenomeno che colpisce particolarmente le aree meno densamente popolate.
Sopralluoghi nelle strutture sanitarie
La prima fase di attività del comitato è iniziata con una serie di sopralluoghi programmati nelle strutture sanitarie della provincia. Recentemente, la delegazione ha visitato l’ospedale di Montefiascone e quello di Acquapendente, oltre alle case di comunità di Bolsena e Bagnoregio. Durante queste visite, i membri del comitato hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il personale sanitario, raccogliere informazioni sulla situazione attuale e discutere le proposte di intervento per migliorare i servizi.
Particolarmente significativa è stata la visita all’ospedale di Montefiascone, dove sono in corso lavori di ristrutturazione per la realizzazione della casa e dell’ospedale di comunità, finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Si tratta di un investimento complessivo di circa quattro milioni di euro, destinato a potenziare l’offerta sanitaria locale e a migliorare la qualità dei servizi per i cittadini.
L’importanza dell’ospedale di Acquapendente
L’ospedale di Acquapendente ha attirato particolare attenzione durante i sopralluoghi, in quanto considerato “ospedale di zona disagiata”. La sua posizione isolata e la distanza dai principali centri urbani rendono l’ospedale cruciale per la popolazione della parte nord della provincia. La sindaca Frontini ha sottolineato la necessità di investimenti significativi per evitare il fenomeno della mobilità sanitaria passiva, che spinge i pazienti a cercare cure in altre località, come Siena e Orvieto.
Attualmente, per l’ospedale di Acquapendente è disponibile un finanziamento di 37 milioni di euro, ma con la condizione di definire in maniera chiara le prospettive future. Insomma, è fondamentale fare il punto sui servizi e sulle specialità che il nosocomio potrà gestire, in modo da concentrare le risorse al fine di ottimizzare l’assistenza sanitaria per la popolazione locale.
Le prime attività del comitato ristretto segnalano un passo importante per il miglioramento del sistema sanitario della provincia di Viterbo, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini un accesso equo e tempestivo alle cure necessarie.
Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2024 da Armando Proietti