Sopralluogo nella ricerca dell’assassino di Pierina Paganelli: nuove prove in arrivo

Il sopralluogo del 26 novembre a Rimini segna un passo cruciale nelle indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, con analisi video e comparazioni per identificare il presunto colpevole.
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Sopralluogo nella ricerca dell'assassino di Pierina Paganelli: nuove prove in arrivo - Gaeta.it

Il caso dell’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre scorso a Rimini, continua a tenere alta l’attenzione. La Procura ha programmato per il 26 novembre, alle 16, un sopralluogo in via Del Ciclamino, zona in cui è successo il fatale accoltellamento. Questo passo è fondamentale nella ricerca di “ignoto 1“, il soggetto identificato in un video che potrebbe fornire importanti indizi sulla dinamica dei fatti e l’identità dell’assassino.

Le fasi del sopralluogo e le sperimentazioni probatorie

L’udienza di oggi davanti al Gip di Rimini, Vinicio Cantarini, ha fissato le tappe successive per le indagini. Durante il sopralluogo, i periti eseguiranno delle operazioni peritali per ricreare le stesse condizioni dell’omicidio. È previsto un’attenta analisi della luce e della posizione della telecamera cam3 della farmacia San Martino, che rappresenta la prova principale a sostegno della tesi accusatoria.

Dopo questo primo incontro, la seconda fase delle indagini prevede di far passare davanti alla telecamera, in posizione statica, Louis Dassilva, attualmente indagato e detenuto dal 16 luglio, insieme a Manuele Neri, un condomino che ritiene di essere riconosciuto nel video. L’obiettivo è confrontare i profili fisici e le caratteristiche morfologiche dei due uomini. Marco Lunedei, legale dei figli di Pierina, ha sottolineato le evidenti differenze tra Neri e Dassilva, come altezza, corporatura e colore della pelle.

Le implicazioni della comparazione delle immagini

La sovrapponibilità delle immagini originali con quelle ricreate sarà cruciale per verificare l’identità del presunto colpevole. Questo confronto visivo avrà anche risvolti significativi nel determinare la presenza di un collegamento tra i filmati e la scena del crimine. I periti, insieme al Gip, stabiliranno le modalità e i tempi per ricreare le condizioni di luce e altre variabili cruciali per lo svolgimento del secondo step dell’esperimento giudiziale.

Una volta completato il sopralluogo iniziale, che vedrà la presenza di esperti come l’ingegnere Davide Albini, nominato dagli avvocati della famiglia della vittima, si passerà all’analisi delle camminate dei due soggetti e ad altre osservazioni dettagliate. L’elaborazione dei dati raccolti richiederà un paio di mesi, durante i quali si cercherà di ottenere un quadro chiaro e coerente della situazione.

L’attenzione della comunità e l’evoluzione del caso

La comunità di Rimini e i familiari di Pierina Paganelli seguono con interesse l’evoluzione delle indagini. L’omicidio, che ha scosso la città, lascia emergere un sentimento di attesa e desiderio di giustizia. Le operazioni di sopralluogo e le sperimentazioni probatorie rappresentano un passo importante per chiarire le circostanze legate al tragico evento.

Il prossimo appuntamento del 26 novembre potrebbe portare a nuove scoperte e, si auspica, a un progresso nelle indagini. La collaborazione fra le autorità competenti e i periti sarà fondamentale per la raccolta di evidenze concrete che chiariscano il caso. I risultati di queste indagini saranno attentamente osservati e potrebbero avere un impatto significativo sulle fasi successive del processo.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Laura Rossi

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