La decisione del Comune di Milano di fermare gli sportelli di confronto tra tecnici comunali e professionisti del settore ha sollevato preoccupazioni significative. Carlotta Penati, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia, ha espresso le sue riserve sul potenziale impatto di tale scelta. Questa situazione apre interrogativi sul futuro della gestione delle pratiche edilizie nella città e sul mantenimento di un dialogo costruttivo tra le istituzioni e i professionisti.
Importanza del dialogo tra tecnici e professionisti
Carlotta Penati ha messo in evidenza come il confronto fra tecnici comunali e professionisti sia essenziale per garantire una corretta interpretazione delle normative vigenti. Secondo Penati, l’interruzione di questo dialogo può condurre a fraintendimenti e allungare i tempi di elaborazione delle pratiche. In un contesto dove la chiarezza delle procedure è fondamentale, la mancanza di interazione potrebbe incrementare l’incertezza per i cittadini, già provati da una burocrazia complessa.
Il delicato equilibrio tra efficienza e rispetto delle normative è un tema centrale per l’Ordine degli Ingegneri, il quale sottolinea che dialogare permette di chiarire eventuali ambiguità e trovare soluzioni comuni a problemi ricorrenti. L’assenza di questi sportelli, quindi, rappresenta non solo una perdita di un’importante risorsa, ma una potenziale barriera al progresso delle pratiche edilizie.
La posizione dell’Ordine degli Ingegneri
Pur riconoscendo la necessità di garantire trasparenza e legalità nella gestione delle pratiche amministrative, l’Ordine degli Ingegneri di Milano ribadisce la necessità di una corretta combinazione tra rigore normativo e operatività. La presidente Penati ha avvertito che limitare drasticamente il confronto tecnico possa portare a una situazione di stallo per il settore edilizio. Tale paralisi non solo ostacolerebbe lo sviluppo urbanistico, ma provocherebbe ripercussioni pesanti sull’economia locale e sulla vita dei cittadini.
Una disfunzione nel sistema di dialogo rischia di compromettere non solo l’efficienza delle pratiche edilizie, ma anche il benessere della collettività, già complessa per le sfide post-pandemia. L’Ordine ha mosso un appello affinché si crei un ambiente di lavoro che possa garantire sia il rispetto delle leggi sia una risposta pronta alle esigenze della città.
Disponibilità alla collaborazione con il Comune
In risposta all’attuale situazione, l’Ordine degli Ingegneri ha ribadito la propria disponibilità a collaborare con il Comune, cercando soluzioni che bilancino legalità, trasparenza e operatività. Carlotta Penati ha rimarcato l’impegno dell’Ordine non solo a favore dei professionisti del settore, ma per l’intera collettività di Milano.
L’obiettivo è quello di garantire un sistema edilizio e urbanistico che funzioni in modo efficiente e trasparente. Questo significa lavorare fianco a fianco con le istituzioni locali per costruire un modello di gestione che contempli il diritto dei cittadini a un servizio all’altezza delle aspettative. La richiesta di un dialogo continuo rappresenta, quindi, un segnale chiaro di come la professione tecnica e le istituzioni devono interagire per il bene comune.
Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Armando Proietti