La sostenibilità sta diventando sempre più cruciale per garantire un accesso equo ai servizi sanitari in Italia. L’ottimizzazione dei processi, l’uso consapevole delle risorse e l’innovazione tecnologica sono elementi fondamentali in questo contesto. Durante il Summit dal titolo ‘Equità e Salute in Italia’, tenutosi a Roma e organizzato da Salutequità, si è discusso di come la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale debba includere non solo aspetti economici, ma anche la lotta contro le disuguaglianze e la protezione del diritto alla salute di tutti i cittadini.
L’importanza della sostenibilità nella sanità
Fabrizio d’Alba, presidente nazionale di Federsanità, ha sottolineato che la sostenibilità non è solo un obiettivo economico, ma un pilastro per l’equità nella salute. È essenziale lavorare su processi che massimizzino l’uso delle risorse e promuovano un approccio responsabile all’utilizzo dei servizi del Ssn. La crescente pressione sulle risorse sanitarie richiede un ripensamento delle strategie, affinché ogni azione venga guidata da principi di sostenibilità e responsabilità collettiva.
D’Alba ha messo in luce come, per raggiungere tale equità, sia necessario approcciarsi al tema senza limitarsi agli aspetti finanziari, ma considerando anche il benessere dei cittadini. Si tratta di un’opportunità per ripensare l’intero sistema sanitario, integrando la conoscenza delle disuguaglianze sociali con politiche mirate che possano garantire a tutti l’accesso alle cure necessarie.
Innovazione tecnologica: un fattore chiave
L’innovazione tecnologica sta acquistando un ruolo centrale nel miglioramento del servizio sanitario. D’Alba ha evidenziato che strumenti come la telemedicina e i sistemi di intelligenza artificiale non solo stanno rivoluzionando il modo di fare medicina, ma stanno anche facilitando un’aderenza superiore da parte dei pazienti e dei caregiver. Questi progressi portano a una gestione più sostenibile ed economica del servizio sanitario.
La sfida consiste nella capacità di integrare l’innovazione tecnologica con le organizzative, creando un ecosistema dove la tecnologia supporta e migliora l’efficienza dei processi aziendali. Un approccio ben strutturato è fondamentale per implementare strategie efficaci, che consentano una gestione oculata dei pazienti cronici sul territorio, un’organizzazione delle reti ospedaliere ottimale e una focalizzazione sulla sicurezza delle prestazioni sanitarie.
La tecnologia, quindi, non rappresenta solo un’opzione, ma una necessità. I prossimi passi devono essere volti a concretizzare un’era progettuale che privilegi l’integrazione tra innovazione e organizzazione.
Un impegno condiviso per la salute
Per D’Alba, la sanità è un bene che appartiene a tutti, e ciascun attore coinvolto deve assumersi le proprie responsabilità. Politici, dirigenti sanitari, professionisti della salute e cittadini sono chiamati a contribuire attivamente alla salvaguardia del Ssn. È essenziale che i cittadini diventino più consapevoli del valore dei servizi sanitari e che comprendano l’importanza di un comportamento responsabile nell’utilizzo delle risorse.
Oltre all’impegno di chi opera nel settore, è fondamentale avviare una “contro-narrazione” del Ssn, basata su comunicazioni chiare, trasparenti e veritiere. L’obiettivo deve essere quello di mettere i cittadini al centro del dibattito, rendendoli protagonisti di una nuova visione della sanità italiana, in cui l’equità e la sostenibilità non rimangano solo temi di discussione, ma diventino realtà condivisa.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Donatella Ercolano