SpaceX Starship: il quinto volo segna un passo decisivo verso l’era spaziale

Il quinto volo della Starship di SpaceX ha superato le aspettative, evidenziando innovazioni tecnologiche e sistemi di recupero avanzati, mentre si prepara per future missioni spaziali e la colonizzazione.
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SpaceX Starship: il quinto volo segna un passo decisivo verso l'era spaziale - (Credit: www.passioneastronomia.it)

Il quinto volo della Starship di SpaceX ha rappresentato un evento cruciale nell’ambito delle esplorazioni spaziali, superando le attese degli appassionati e degli esperti del settore. Questo test ha visto un intreccio di fattori emozionanti: dal meteo avverso di un uragano, all’importante approvazione della FAA, fino alle innovazioni tecnologiche implementate sul veicolo spaziale. L’evento non solo ha dimostrato le capacità di SpaceX nel migliorare le proprie tecnologie, ma ha anche sottolineato l’importanza della sicurezza nei voli spaziali e dei sistemi di recupero.

Modifiche significative dall’ultimo volo

Nell’analizzare il quinto volo della Starship, è fondamentale tenere presente le modifiche apportate rispetto al precedente test del 6 giugno 2024. Anche se le modifiche estetiche sono poco evidenti, l’importanza delle innovazioni implementate è notevole. Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda il sistema di recupero del primo stadio, il SuperHeavy. A seguito delle prestazioni del quarto volo, in cui il primo stadio ha dimostrato di saper gestire il rientro e il recupero dopo l’atterraggio, SpaceX ha deciso di utilizzare una struttura a braccio, denominata Chopstick Mechazilla, per il recupero direttamente dalla torre di lancio. Questa manovra, oltre a essere tecnicamente complessa, è cruciale per la sicurezza dell’intera operazione. Un errore in questa fase potrebbe non solo compromettere la missione attuale, ma anche ritardare i futuri voli a causa di rigide normative imposte dalla FAA.

A Boca Chica è stata costruita una seconda torre di lancio per garantire che, anche in caso di problemi con i voli, i test statici possano proseguire senza interruzioni. Altro aspetto significativo è il completo rifacimento della copertura termica della Starship. Dall’incidente occorso nel quarto volo, in cui uno degli elevoni di controllo ha rischiato di distaccarsi, c’è stata una revisione completa delle piastrelle termiche. Le nuove piastrelle sono state progettate con rinforzi specifici nelle parti mobili e, in una mossa innovativa, un sistema di protezione ablativo è stato integrato sotto il rivestimento. Questa scelta rappresenta un passo avanti significativo e si rifà a tecnologie collaudate del passato, come quella impiegata dalla navetta sovietica Buran.

Il lancio e il recupero del SuperHeavy

Il lancio della Starship è avvenuto con precisione alle 14:25 ora italiana. Il rombo dei 33 motori Raptor ha riempito l’aria, portando il veicolo di lancio a superare la massima pressione aerodinamica. A sei minuti e mezzo dal lancio, il controllore di volo ha autorizzato il rientro del SuperHeavy, un momento decisivo che ha richiesto grande attenzione e sincronizzazione. Il razzo, rientrando, ha sprigionato sbuffi di vapore e ha eseguito una frenata brusca, permettendo la stabilizzazione grazie all’accensione di nove motori.

Il coup de théâtre è arrivato quando il primo stadio, oscillando in volo, è riuscito a correggere rapidamente la propria posizione e a farsi afferrare dalla struttura Mechazilla. Questa manovra, che è stata ripresa da diverse angolazioni, ha dimostrato l’efficacia del sistema di recupero in condizioni estreme. La capacità di SpaceX di eseguire tali operazioni con successo ha aperto nuove possibilità per i futuri viaggi spaziali e ha consolidato l’immagine dell’azienda nel settore aerospaziale.

Il volo suborbitale e il rientro della Starship

La Starship ha intrapreso un volo spaziale di 42 minuti, durante il quale ha mantenuto una velocità di circa 27.000 km/h, avvicinandosi sempre di più all’orbita completa. Durante questa fase, l’astronave ha trasmesso immagini in alta definizione a terra grazie alla rete satellitare Starlink, permettendo al pubblico di assistere a momenti straordinari del volo. Il rientro nell’atmosfera è stato segnato da un bagliore rosa, mentre Starship scendeva a una velocità di 26.000 km/h, illuminata dall’intensa ionizzazione degli strati atmosferici.

Il sistema di rivestimento a due strati ha dimostrato la propria efficacia resistendo a temperature estreme superiori ai 3000°C. Le tecnologie integrate, come il rivestimento del tipo Hot Staging derivato da esperienze passate, hanno contribuito a mantenere l’integrità strutturale del veicolo anche in condizioni di alta pressione dinamica. Infine, la manovra di splashdown nell’Oceano Indiano, ripresa da un drone marino, ha chiuso il cerchio di questo emozionante test.

SpaceX si prepara già per il futuro, con la previsione di tentare il rientro della Starship su una piattaforma marina nell’Atlantico per il sesto test. I risultati del quinto volo rappresentano un significativo passo avanti per l’azienda e una conferma della sua visione per la colonizzazione spaziale.

Ultimo aggiornamento il 13 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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