Stabilità dei nuovi casi di Hiv in Campania: l’importanza di una diagnosi tempestiva

In Campania, la stabilità dei nuovi casi di Hiv è minacciata dalla diagnosi tardiva. Si sottolinea l’importanza dello screening precoce e delle nuove terapie ambulatoriali per migliorare la gestione della malattia.
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Stabilità dei nuovi casi di Hiv in Campania: l'importanza di una diagnosi tempestiva - (Credit: www.adnkronos.com)

In Campania, la situazione relativa ai nuovi casi di Hiv si mantiene stabile, tuttavia, la difficoltà principale resta la diagnosi tardiva. Questo è quanto emerso dal Congresso regionale su “Le malattie infettive nel setting del paziente immunodepresso”, tenutosi a Napoli. Durante l’evento, il presidente della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali Campania, Vincenzo Esposito, ha sottolineato l’importanza dello screening precoce per la gestione efficace dell’Hiv.

L’importanza dello screening per la diagnosi precoce

Il messaggio chiave espresso da Vincenzo Esposito è chiaro: è fondamentale incentivare lo screening per l’Hiv. Sebbene i nuovi casi in Campania siano stabili, la diagnosi tardiva rappresenta un rischio significativo per la salute dei pazienti. Oggi, la possibilità di effettuare test in maniera anonima e senza prenotazione in numerosi centri della Regione consente una maggiore accessibilità alle persone che desiderano informarsi sul proprio stato di salute.

La diagnosi tempestiva dell’Hiv può trasformare una condizione potenzialmente grave in una condizione cronica gestibile, grazie alle terapie attualmente disponibili. Ostacoli culturali e stigma possono comunque intimorire le persone dall’effettuare il test. Tuttavia, sensibilizzare la popolazione sulla gravità della malattia e sull’importanza della diagnosi precoce è essenziale. Se l’Hiv viene identificato in tempo, le complicazioni conseguenti possono essere contenute e l’aderenza ai trattamenti può significativamente migliorare.

Il messaggio di Esposito sottolinea anche che l’Hiv non è più sinonimo di una vita con serie limitazioni; la condizione può essere gestita efficacemente grazie alle nuove terapie. Dunque, incoraggiare tutti a sottoporsi a controlli regolari è cruciale per la salute pubblica.

Terapie innovative e il cambio di paradigma

La discussione durante il congresso ha anche messo in evidenza le nuove terapie a lunga durata d’azione per la gestione dell’Hiv. Queste terapie offrono vantaggi significativi per la qualità della vita dei pazienti, ma la Campania risulta essere l’unica * regione italiana* a non somministrarle ambulatorialmente. Questo status limita le opzioni di trattamento disponibili, creando un gap significativo rispetto ad altre regioni.

La terapia long acting offre un approccio innovativo, consentendo ai medici di somministrare i farmaci direttamente in ambulatorio, facilitando così l’adesione da parte del paziente e riducendo il numero di somministrazioni necessarie. Questo cambiamento non solo semplifica la vita dei pazienti, ma rende anche più semplice la supervisione delle terapie da parte degli operatori sanitari. L’aspetto fondamentale di queste terapie è che, migliorando l’aderenza al trattamento, si riduce il rischio di resistenza al virus, generando una serie di problematiche legate alla salute del paziente e alla trasmissione della malattia ad altri.

Inoltre, la somministrazione in ambulatorio favorisce una diminuzione della stigma associato alla malattia, poiché comporta meno assunzioni visibili di farmaci da parte del paziente, migliorando la sua qualità della vita. È evidente che il passaggio a questo nuovo modello terapeutico rappresenta un cambio di paradigma per la gestione dell’Hiv.

L’impegno condiviso per il miglioramento del percorso ambulatoriale

In merito al percorso ambulatoriale, Esposito ha evidenziato come la Campania, pur avendo avviato il processo con un certo ritardo, si stia muovendo in maniera positiva verso un modello di trattamento più integrato. Uno sforzo congiunto tra medici e istituzioni è stato fondamentale nella creazione di un framework che permetta l’implementazione di ambulatori adeguati per la gestione dell’Hiv.

La Regione ha già chiesto ai centri prescrittori di attrezzarsi per fornire terapie ambulatoriali. Sono stati identificati specifici medici specializzati in malattie infettive, i quali dovranno ottenere l’abilitazione necessaria per accedere alle piattaforme di prescrizione diretta, conformandosi a normative rigide riguardanti la privacy. La gestione della prescrizione deve essere molto attenta e deve coinvolgere direttamente il medico che segue il paziente, per garantire la massima riservatezza e sicurezza nell’iter di cura.

Mentre il percorso per attuare completamente questo modello è ancora in fase di completamento, ci sono segnali positivi che indicano un miglioramento significativo nella gestione dell’Hiv in Campania. La presa di coscienza e l’impegno da parte delle istituzioni stanno aprendo la strada a un’assistenza più efficace ed umana per le persone affette da Hiv.

Ultimo aggiornamento il 16 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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