Stellantis e l’indotto a rischio: allerta licenziamenti di massa per il 2025

Stellantis E Lindotto A Risch Stellantis E Lindotto A Risch
Stellantis e l'indotto a rischio: allerta licenziamenti di massa per il 2025 - Gaeta.it

La situazione occupazionale all’interno del settore auto in Italia si sta facendo sempre più critica. Con l’esaurimento degli ammortizzatori sociali nel 2025, gli stabilimenti di Stellantis e le aziende dell’indotto potrebbero dover affrontare gravi difficoltà, con stime che parlano di oltre 24.000 posti di lavoro a rischio. L'allarme è stato lanciato dal segretario generale della FIM CISL, Ferdinando Uliano, il quale sottolinea che è essenziale agire tempestivamente per evitare una crisi occupazionale senza precedenti.

La questione degli ammortizzatori sociali

Scadenza imminente degli ammortizzatori

Il sistema di ammortizzazione sociale consente a molte aziende di affrontare periodi di difficoltà economica senza dover ricorrere a licenziamenti immediati. Nel settore auto, la cassa integrazione ha rappresentato un supporto fondamentale, permettendo a molte aziende di mantenere il personale nonostante le minacce del mercato. Tuttavia, con l’avvicinarsi del 2025, si prevede che questo strumento possa esaurirsi. Attualmente, il limite di utilizzo della cassa integrazione è di tre anni e, in molti casi, sono state applicate deroghe che hanno prolungato la sua applicazione. Questa situazione pone interrogativi sul futuro occupazionale di migliaia di lavoratori.

Conseguenze dell’esaurimento degli ammortizzatori

Se non verranno adottate politiche adeguate nel breve termine, il termine dell'ammortizzatore sociale potrebbe spingere molte aziende a intraprendere drastiche azioni per contenere i costi. Il timore del segretario Uliano è che, privati del supporto, non solo Stellantis, ma anche le centinaia di imprese che operano nell’indotto, possano essere costrette a procedere a licenziamenti di massa, con un impatto devastante sulle comunità locali. La perdita di posti di lavoro non colpirebbe solo i lavoratori, ma anche l’indotto economico che ruota attorno a queste attività.

L’appello della FIM CISL e i possibili interventi

Un appello urgente per la salvaguardia dei posti di lavoro

Il segretario della FIM CISL, Ferdinando Uliano, ha lanciato un appello urgente alle istituzioni e ai decisori politici affinché venga garantita una serie di interventi mirati per sostenere il settore. Secondo le stime, infatti, si parlerebbe di almeno 12.000 posti di lavoro a rischio per le fabbriche di Stellantis, con potenziali conseguenze altrettanto gravi per le aziende della componentistica. La risposta a questa crisi deve arrivare prima del 2025, con misure concrete che possano evitare un collasso occupazionale.

Misure necessarie per il supporto del settore auto

È necessario che vengano attivate azioni in grado di supportare il settore auto, favorendo investimenti e innovazione. Incentivare la transizione verso un'industria più sostenibile e tecnologicamente avanzata è fondamentale per garantire la competitività di Stellantis e del suo indotto. Le istituzioni dovranno prendere in considerazione diverse opzioni, dalla formazione professionale per i lavoratori coinvolti nella transizione, fino a finanziamenti per le aziende, per aiutare a stabilire un settore auto più resiliente.

La mobilitazione degli stakeholders

Coinvolgimento di aziende, sindacati e governo

Affrontare la crisi del settore auto richiede il coinvolgimento di tutti gli stakeholders. La collaborazione tra aziende, sindacati e governo è essenziale. I sindacati, in particolare, si trovano in prima linea, rappresentando gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori e facendo sentire la loro voce per risolvere questa problematica. La mobilitazione collettiva è fondamentale per trovare soluzioni che possano garantire un futuro sicuro e stabile per l'occupazione nel settore.

L’auspicio di un dialogo costruttivo

Il dialogo tra i vari attori coinvolti è fondamentale per sviluppare strategie condivise. Lavorare insieme per identificare opportunità di crescita e innovazione non è solo una necessità economica, ma anche sociale. La salvaguardia dei posti di lavoro e la stabilità del settore devono essere priorità condivise, al fine di evitare una situazione di crisi irreversibile.

La mancanza di un intervento tempestivo potrebbe compromettere non solo le carriere di migliaia di lavoratori, ma anche la sostenibilità dell'intero comparto, rendendo urgente un piano strategico efficace.

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