Sviluppo imprenditoriale in friuli venezia giulia: i dati dal progetto “sissi 2.0”

Il progetto “Sissi 2.0” ha coinvolto oltre 7.000 studenti, disoccupati e neo imprenditori in Friuli Venezia Giulia, promuovendo l’auto occupazione e la cultura imprenditoriale per stimolare lo sviluppo economico locale.
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Sviluppo imprenditoriale in friuli venezia giulia: i dati dal progetto "sissi 2.0" - Gaeta.it

Tra il 2023 e il 2024, il progetto “Sissi 2.0” ha coinvolto un sostanzioso numero di disoccupati, neo imprenditori e studenti nel Friuli Venezia Giulia, evidenziando l’importanza di iniziative per lo sviluppo imprenditoriale nella regione. Questo programma, parte del Sistema integrato di servizi, si propone di sostenere la creazione di impresa e l’auto occupazione, contribuendo alla promozione della cultura imprenditoriale locale.

Numeri e impatti del progetto “sissi 2.0”

Nel periodo considerato, sono stati registrati ben 566 disoccupati e 333 neo imprenditori coinvolti nelle attività promosse da “Sissi 2.0”. Inoltre, circa 7000 studenti hanno partecipato attivamente ai programmi del progetto, evidenziando non solo il coinvolgimento diretto nel mondo imprenditoriale, ma anche la sensibilizzazione rispetto a temi legati alla creazione d’impresa. I dati sono stati presentati durante il seminario intitolato “Racconti di donne imprenditrici in montagna. Percorsi di sostegno per la creazione d’impresa”, svolto presso il Parco tecnologico di Amaro. Qui, l’assessore regionale a Lavoro, Formazione e Istruzione Alessia Rosolen ha rimarcato l’importanza di simili iniziative per la crescita economica del territorio.

Nuove prospettive con il progetto nuovaimpresa

Dopo “Sissi 2.0”, il progetto successivo si chiamerà “NuovaImpresa”, per il quale sono stati stanziati oltre 6 milioni di euro. Rosolen ha sottolineato che ci sono delle novità significative rispetto alla programmazione precedente, come l’apertura agli occupati. Secondo le parole dell’assessore, “è un meccanismo sostanziale di intervento che cambia profondamente la filosofia del Fondo sociale europeo”. Tra le priorità si evidenziano le seguenti: sviluppo dei mestieri artigiani, sostegno al passaggio generazionale e facilitazione per le imprese giovani, che stanno cercando di transitare dalla fase di startup a una progettazione più strutturata. In tal senso, si prevede un accompagnamento delle persone in un contesto di comunità, utile per creare sinergie e reti di supporto locale.

Attività specifiche e risultati raggiunti

Il progetto “Sissi 2.0” ha messo a disposizione un ampio ventaglio di opportunità formative e di consulenza, con un totale di 960 ore di accoglienza individuale e 1226 ore di corsi individuali per disoccupati. A questi si aggiungono 40 corsi di gruppo e 102 sessioni di coaching per la compilazione di business plan. Per i neo imprenditori, le statistiche rivelano 507 ore di accoglienza e 199 corsi individuali, oltre a 536 attività di consulenza. Gli studenti hanno partecipato a 921 seminari e hanno potuto fruire di 3684 ore di corsi di gruppo, dimostrando un forte interesse verso il mondo del lavoro autonomo e dell’imprenditorialità.

Sfide del territorio e opportunità future

Durante il seminario, è emersa la rilevanza di alcune problematiche strutturali che influenzano i territori coinvolti, tra cui la regressione demografica e il fenomeno del trasferimento dei giovani, notoriamente attratti dalle opportunità lavorative in altre regioni o all’estero. Si stima che molti studenti non facciano ritorno dopo aver completato i loro studi, contribuendo così alla “fuga dei cervelli”. Inoltre, le cosiddette “grandi dimissioni” stanno coinvolgendo soprattutto i millennials e la generazione Z, che preferiscono lasciare il lavoro piuttosto che affrontare una carriera insoddisfacente.

Nonostante queste sfide, ci sono segnali positivi: le aree montane continuano a produrre beni e servizi in modo sostenibile e ci sono aziende e filiere che stanno innovando, dimostrando di essere attrattive per giovani talenti e competenze. I prodotti e servizi, da coltivazioni a ospitalità, raccontano di un territorio “multifunzionale”, in grado di offrire opportunità diverse a chi desidera mettere in campo le proprie idee imprenditoriali. La crescita di questi settori, assieme alla diffusione della conoscenza e del saper fare, può portare a una valorizzazione dei prodotti locali, favorendo un’economia che si rinnova e si rafforza nel tempo.

Ultimo aggiornamento il 10 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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