Un episodio drammatico ha colpito la comunità di Cimone, in Trentino, quando un ragazzo di 14 anni è caduto per circa 200 metri mentre percorreva il pendio che dall’area del Bivacco Primo Larentis scende verso Val de la Lengua. L’incidente è avvenuto questa mattina ed ha richiesto l’attivazione dei soccorsi per prestare aiuto al giovane, che si trovava in una situazione critica.
Poco dopo le 9.20, il padre del quattordicenne ha allertato il Numero Unico per le Emergenze 112. Grazie alla prontezza della chiamata, la Centrale Unica di Emergenza ha subito avviato le procedure necessarie per garantire un intervento efficace e rapido. Sul luogo dell’incidente sono stati mobilitati diversi operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, specializzati in operazioni di soccorso in montagna.
Intervento del Soccorso Alpino e dell’elisoccorso
Per affrontare la situazione, l’emergenza ha richiesto l’intervento di un elicottero di soccorso. Cinque membri della Stazione Trento Monte Bondone del Soccorso Alpino si sono immediatamente recati nel punto di atterraggio designato per coordinare le operazioni. Due di questi operatori sono stati successivamente imbarcati sull’elicottero, pronti a supportare le operazioni di soccorso sul campo.
L’elicottero è arrivato rapidamente sul luogo dell’incidente, dove il ragazzo era rimasto bloccato. Grazie all’uso del verricello, il tecnico di elisoccorso, insieme all’equipe sanitaria e ai due soccorritori, è stato calato sul pendio in due rotazioni. Questa manovra ha permesso di raggiungere il quattordicenne in tempi brevi, fondamentale in una situazione così critica.
Condizioni del ragazzo e trasporto in ospedale
Al momento dell’intervento, il giovane si trovava in condizioni preoccupanti: appariva semicosciente. Il team di soccorso ha immediatamente avviato le manovre di stabilizzazione della vittima, tra cui l’intubazione per garantire una corretta respirazione. Una volta preparato, il ragazzo è stato trasportato d’urgenza in ospedale.
L’elicottero ha effettuato il volo verso l’ospedale Santa Chiara di Trento, dove il 14enne è stato ricoverato in gravi condizioni. La situazione ha destato preoccupazione negli ambienti locali, sollevando interrogativi sulla sicurezza delle attività all’aperto in montagna, soprattutto per i più giovani.
Nonostante il drammatico incidente, il rapido intervento dei soccorritori ha potuto garantire un aiuto tempestivo al ragazzo, dimostrando l’efficacia dei protocolli di emergenza in montagna che possono fare la differenza in situazioni di vita o di morte. Le autorità locali e i servizi di emergenza rimangono vigili sull’incidente per fornire eventuali aggiornamenti sulle condizioni del giovane e la sicurezza delle pratiche di escursionismo nella zona.
Ultimo aggiornamento il 17 Novembre 2024 da Armando Proietti