Il settore del trasporto pubblico in Friuli Venezia Giulia ha subito un forte impatto a causa di uno sciopero di 24 ore, la cui adesione ha superato il 90%. Questa mobilitazione, convocata in modo unitario da diverse sigle sindacali, ha comportato notevoli disagi per i cittadini. Le rivendicazioni dei lavoratori includono il rinnovo del contratto nazionale, riforme significative del settore e un miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.
Dettagli dello sciopero e adesione
L’iniziativa di protesta ha visto una partecipazione massiccia, con la Filt Cgil Fvg che stima un’adesione del 93% nel servizio di Trieste Trasporti. Anche le altre aziende hanno registrato affluenze rilevanti. In particolare, dal deposito Arriva di Udine è emerso che «non è uscito quasi nessun mezzo», con il servizio urbano che ha segnato un’adesione addirittura del 99%. Un chiaro segnale di una forte mobilitazione all’interno del settore.
Le statistiche mostrano che anche le compagnie come Apt Gorizia e Atap Pordenone hanno visto il servizio urbano fermarsi totalmente, evidenziando un’adesione del 100%. Per il trasporto extraurbano, l’adesione si attesta sul 90%, mentre i servizi di trasporto appaltati hanno avuto un’adesione dello 0%. Questi dati evidenziano un blocco quasi totale del trasporto pubblico locale.
Rivendicazioni sindacali
Le ragioni alla base di questo sciopero sono molteplici e si collegano a questioni storiche del settore. Tra le principali richieste emerge il rinnovo del contratto nazionale, ormai scaduto, che prevede adeguamenti salariali e condizioni di lavoro più favorevoli. Inoltre, i sindacati chiedono una riforma del settore del trasporto pubblico, considerando le sfide che la pandemia ha posto alle aziende e ai lavoratori.
La sicurezza sul lavoro è un’altra componente essenziale delle rivendicazioni. I lavoratori del settore sentono l’esigenza di operare in un contesto più sicuro, soprattutto in questo periodo di incertezze sanitarie. Una formazione adeguata e risorse per garantire la sicurezza sono tra gli obiettivi da perseguire con urgenza secondo quanto riportato dalle organizzazioni sindacali.
Impatto sui cittadini e futuro del trasporto pubblico
I disagi causati da questo sciopero si sono riversati sui cittadini, lasciando molti senza soluzioni di mobilità. I problemi relativi alla mancanza di mezzi pubblici hanno colpito in particolare i pendolari e chi utilizza il trasporto pubblico per motivi di lavoro o studio. La mancanza di comunicazioni tempestive da parte delle aziende ha accentuato fraintendimenti e frustrazioni tra gli utenti, che hanno trovato difficile pianificare i propri spostamenti.
Il futuro del trasporto pubblico locale in Friuli Venezia Giulia, messo a dura prova da questa protesta, potrebbe ora richiedere un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni e delle aziende. Gli operatori del settore devono fare i conti con le necessità dei lavoratori e dei cittadini, creando un dialogo costruttivo per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro. Nonostante le difficoltà attuali, le richieste dei sindacati offrono un’opportunità per rinnovare e rivitalizzare un settore fondamentale per la mobilità della regione.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Sofia Greco