Si avvicina alla conclusione il percorso partecipato per l’elaborazione del primo Piano del Verde Urbano del Comune di Trento, un documento strategico pensato per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici, promuovere la biodiversità e migliorare la qualità della vita dei cittadini. La bozza finale sarà presentata in due incontri programmati nelle prossime settimane, coinvolgendo le circoscrizioni, enti e ordini professionali, con l’obiettivo di sottoporre il piano al Consiglio Comunale entro dicembre 2024.
Un percorso che ha avuto inizio un anno fa
Il processo di creazione del Piano del Verde Urbano è iniziato un anno fa con la raccolta e l’analisi di dati utili a mappare le diverse tipologie di verde pubblico presenti sul territorio comunale, suddivise per circoscrizione. Questa analisi si rivela particolarmente significativa poiché l’ultima valutazione risaliva ai primi anni Duemila, rendendo necessario un aggiornamento dei dati. L’analisi include un’ampia valutazione dello stato di salute delle aree verdi, l’accessibilità per i cittadini, i servizi ecosistemici offerti e la distanza delle aree verdi dalle abitazioni, misurando se ci sono spazi verdi a cinque o dieci minuti a piedi dalle aree residenziali.
Lo studio, realizzato con il supporto della società “Land Italia”, ha messo in evidenza l’importanza della partecipazione della comunità cittadina nella pianificazione adattiva dell’infrastruttura verde. Questo approccio collaborativo ha permesso di raccogliere opinioni e suggerimenti direttamente dai cittadini, creando un piano più inclusivo e rappresentativo delle esigenze reali della popolazione. La rilevanza di un’infrastruttura verde ben pianificata è fondamentale non solo per la gestione ambientale, ma anche per il rafforzamento del legame tra il cittadino e il suo habitat.
Obiettivi del piano del verde urbano
Il Piano del Verde Urbano non si limita a tutelare la biodiversità, ma punta anche a sviluppare e migliorare gli spazi verdi all’interno della città. Tra gli obiettivi principali rientrano anche l’abbattimento delle barriere architettoniche, il miglioramento dell’inclusività dei giardini pubblici e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, comprese le isole di calore, che caratterizzano talune aree urbane.
Le azioni concrete previste includono un aumento significativo del numero di alberi, la cura e manutenzione dei corridoi verdi urbani, e l’espansione dei filari alberati lungo i principali viali. Inoltre, si prevede l’inserimento di fasce di arbusti e aiuole come corridoi di biodiversità, accoppiati all’incremento delle superfici verdi e all’introduzione di nuovi sistemi di drenaggio per gestire le acque piovane in modo sostenibile. Il piano si propone anche di valorizzare i giardini di proprietà privata, incoraggiando i cittadini a partecipare attivamente al miglioramento del paesaggio urbano.
Valorizzazione delle aree agricole e dei corsi d’acqua
Un elemento chiave del Piano del Verde Urbano è la valorizzazione delle aree agricole di rilevante interesse paesaggistico e la protezione dei principali corsi d’acqua della città. La pianificazione prevede infatti attività specifiche per preservare e migliorare questi spazi naturali, essenziali per la biodiversità e la salute ecologica dell’area. Si prefigura anche la creazione di un parco fluviale urbano, che non solo offrirà aree ricreative ai residenti, ma contribuirà anche a gestire le risorse idriche in modo più efficace.
Questo approccio integrato rappresenta una risposta concreta agli effetti dei cambiamenti climatici, che richiedono una maggiore attenzione e azioni mirate per tutelare l’ambiente e migliorare la resilienza della comunità. Il Piano del Verde Urbano si propone quindi come una base solida per sviluppare una città più verde, inclusiva e sostenibile, in linea con le esigenze dei cittadini e le sfide ecologiche del futuro.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano