Dal 15 novembre 2023 fino al 4 maggio 2025, il Salone degli Incanti di Trieste ospiterà la mostra “Steve McCurry. Sguardi sul mondo“. Questa retrospettiva, curata da Biba Giacchetti con la direzione artistica di Gianni Mercurio, presenta oltre 150 opere del noto fotografo statunitense, inclusi alcuni scatti mai visti prima. L’iniziativa si inserisce nel programma “Go!2025&Friends,” in collaborazione con Nova Gorica e Gorizia, entrambe Capitali europee della Cultura. Questa mostra è un’opportunità per esplorare la profondità e la complessità delle culture umane attraverso l’obiettivo di McCurry.
Un percorso visivo tra le culture del mondo
La mostra di Steve McCurry non è solo un’esibizione di scatti d’autore, ma un vero e proprio viaggio attraverso storie e culture da ogni angolo del pianeta. Le immagini raccolte ritraggono non solo i paesaggi ma anche i volti della gente. McCurry ha dedicato la sua carriera a ritrarre la bellezza e le sfide delle diverse culture, creando un ponte visivo che permette ai visitatori di immergersi in storie di vita quotidiana.
Questa retrospettiva si distingue proprio per l’approccio intimo e umile con cui l’artista si è avvicinato ai suoi soggetti. Ogni immagine racconta non solo una storia personale ma anche una collettività. McCurry ha sostenuto che l’arte della fotografia consiste nel permettere alle persone di dimenticare la macchina fotografica, affinché la loro vera essenza possa emergere. Questa filosofia è evidente nelle sue opere, dove gli sguardi e le espressioni raccontano più di mille parole.
Tra i progetti esposti, alcuni dei più significativi provengono dall’India, dall’Afghanistan, dal Myanmar e molti altri paesi come la Cina e il Giappone. Ciascun scatto è un frammento di vita, un momento catturato in un contesto che parla di esperienze umane universalmente riconoscibili. Con questo progetto, McCurry invita alla riflessione su quanto il mondo sia vario e complesso, rendendo la visita alla mostra un importante momento di confronto e arricchimento personale.
Icone fotografiche e scatti inediti
McCurry è forse meglio conosciuto per la sua iconica immagine della “ragazza afghana“, Sharbat Gula, le cui emozioni raccontano storie di lotta e resilienza. Questo ritratto, realizzato in un campo profughi in Pakistan, è diventato simbolo di una generazione che cresce lontano da casa, mettendo in luce il potere della fotografia come mezzo di comprensione e solidarietà.
Nella mostra, accanto a scatti famosi, ci saranno anche immagini inedite che non sono mai state esposte in Italia. Tra queste, un piccolo afghano simbolo del lavoro minorile, un uomo in Togo con il volto dipinto di blu, e una donna nigeriana con cicatrici rituali. Questi scatti offrono uno spaccato della vita in contesti diversi, permettendo di espandere la percezione oltre il visibile.
McCurry dedica anche uno spazio alla spiritualità con fotografie che non erano mai state presentate al pubblico italiano. Questo approccio arricchisce ulteriormente la narrazione proposta dalla mostra, trasformandola in un’esperienza immersiva e riflessiva. Ogni sezione della retrospettiva invita il visitatore a porsi domande e a esplorare significati che vanno oltre la superficie.
In sintesi, “Steve McCurry. Sguardi sul mondo” non è solamente un’occasione per ammirare fotografie straordinarie, ma un percorso che invita alla scoperta delle storie e delle culture che costituiscono la nostra umanità.
Ultimo aggiornamento il 14 Novembre 2024 da Armando Proietti