Trieste ricorda Norma Cossetto: cerimonia commemorativa per l’81° anniversario del suo martirio

Trieste commemora l’81° anniversario del martirio di Norma Cossetto, onorando la sua memoria e il sacrificio delle vittime delle atrocità storiche, con una cerimonia che unisce autorità e comunità.
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Trieste ricorda Norma Cossetto: cerimonia commemorativa per l'81° anniversario del suo martirio - Gaeta.it

Un momento significativo per la comunità triestina si è svolto ieri con la commemorazione dell’81° anniversario del martirio di Norma Cossetto. La giovane studentessa universitaria, vittima di violenze e tortura da parte dei partigiani jugoslavi nel 1943, è stata onorata con una cerimonia che ha riunito autorità, associazioni e cittadini. Cossetto, il cui sacrificio è stato riconosciuto postumo con la medaglia d’oro al merito civile nel 2005, rappresenta una parte dolorosa della storia istriana, un’enclave di memoria che continua a richiamare l’attenzione su eventi tragici del passato.

La cerimonia e l’importanza della memoria

La cerimonia commemorativa, organizzata dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in collaborazione con il Comune di Trieste, si è tenuta davanti alla Stele dedicata a Norma Cossetto, situata nella via che porta il suo nome. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha preso parte all’evento, sottolineando l’importanza del riconoscimento di queste memorie storiche. “Grazie anche al ventennale impegno dell’amministrazione comunale,” ha affermato Dipiazza, “risulta finalmente infranto quel silenzio assordante, che troppo a lungo ha aleggiato sulle vicende drammatiche delle nostre terre.”

Il sindaco ha anche ricollegato la commemorazione all’anniversario del ritorno di Trieste all’Italia, avvenuto il 26 ottobre 1954, evidenziando come questi eventi siano interconnessi nella narrativa storica della regione. Trieste, città simbolo di interculture e tensioni storiche, ha vissuto mutamenti significativi che meritano di essere sempre ricordati e discussi.

Parole di sensibilizzazione dall’assessore regionale

Nel corso della cerimonia, l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha anche lui preso la parola, rivolgendo un significativo riconoscimento alle associazioni che hanno permesso di mantenere viva la memoria di Norma Cossetto e delle atrocità commesse durante quel periodo buio. Roberti ha enfatizzato che “senza l’impegno costante delle associazioni, la testimonianza di quanto avvenuto non sarebbe stata portata avanti” e ha messo in luce come la legge sul ricordo, ora importante strumento per preservare la memoria storica, sarebbe potuta arrivare troppo tardi senza l’instancabile lavoro di sensibilizzazione da parte di questi gruppi.

L’intervento di Roberti ha posto l’accento sulla necessità di una connessione tra il passato e il presente, sottolineando i rischi di dimenticare le sofferenze storiche che hanno segnato l’Istria e la Dalmazia. È attraverso il racconto di queste storie che si può stimolare una riflessione profonda su temi quali l’identità, la memoria e il riconoscimento dei diritti umani.

La partecipazione e l’unione della comunità

La cerimonia non ha visto solo la presenza delle autorità politiche, ma ha anche richiamato molti familiari di Norma Cossetto, membri della comunità e rappresentanti delle associazioni di esuli istriani, fiumani e dalmati. Questo afflusso di partecipazione ha dimostrato l’importanza che la figura di Norma Cossetto ha per la memoria storica della comunità, ma anche il desiderio collettivo di non dimenticare le ingiustizie del passato.

Renzo Codarin, presidente dell’ANVGD, ha offerto parole di commemorazione che hanno sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo e il contributo delle vittime alla storia della regione. La cerimonia è stata un momento di riflessione e unità, simboleggiando l’impegno di tutti nel preservare la memoria di eventi tragici che hanno profondamente segnato la vita di molte persone.

In questo contesto, la commemorazione di Norma Cossetto non rappresenta solo un gesto di rispetto verso una giovane vita spezzata, ma anche un appello continuo alla consapevolezza e alla responsabilità sociale di fronte alla storia. La memoria, dunque, diventa un elemento fondamentale per la costruzione di una società consapevole e sensibile ai crudi insegnamenti del passato.

Ultimo aggiornamento il 5 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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