Truffa a Senigallia: finti messaggi SMS rubano 1000 euro a una donna

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Truffa a Senigallia: finti messaggi SMS rubano 1000 euro a una donna - Fonte: Ansa | Gaeta.it

L’ultimatum della tecnologia porta con sé nuove forme di inganno. Recentemente, a Senigallia, una donna è caduta nella trappola di una sofisticata truffa via SMS, che ha portato all’accredito di ben mille euro ai malintenzionati. La polizia locale, a seguito di una denuncia formale, ha avviato un’indagine che ha portato all’identificazione e denuncia di due uomini campani. Questo episodio mette in luce l’importanza della sicurezza digitale e la necessità di un’attenta vigilanza contro i raggiri.

Un inganno via SMS: come è avvenuto il raggiro

L’inizio della truffa

La vicenda ha preso piede quando una donna di Senigallia ha ricevuto un messaggio SMS sul proprio telefono. La comunicazione si presentava come una richiesta urgente da parte di sua figlia, la quale simulava di trovarsi in difficoltà a causa del furto del suo cellulare. Nella messaggistica, il finto messaggero affermava di aver bisogno di un prestito immediato per riacquistare il telefono rubato.

Il truffatore indicava come modalità di pagamento una ricarica Mooney, richiedendo l’invio di un codice QR da utilizzare presso una tabaccheria locale per completare il trasferimento di denaro. La modalità scelta per effettuare il pagamento era astuta, poiché evitava il tracciamento diretto tramite conti bancari. La donna, preoccupata e desiderosa di aiutare la figlia, non esita ad eseguire l’accredito.

Il trasferimento di 1000 euro

In un gesto di buona fede e ansia, la vittima ha inviato un’importante somma di denaro, circa 1000 euro, tramite uno screenshot attestante l’avvenuto pagamento. Sono passate alcune ore prima che la donna, in contatto diretto con la figlia, scoprisse di essere stata ingannata. L’immediata reazione ha portato a un’incalzante denuncia alla polizia, che si è attivata prontamente per risolvere il caso.

Indagini della polizia: identificazione dei truffatori

L’intervento delle forze dell’ordine

Il Commissariato di Senigallia ha avviato le indagini riguardo l’accaduto, rintracciando meticolosamente i flussi finanziari per risalire ai responsabili della truffa. Tramite accertamenti bancari, la polizia è riuscita a identificare i destinatari degli accrediti: due uomini, rispettivamente di 40 e 20 anni, residenti nella zona di NAPOLI.

I precedenti dei truffatori

Ulteriori indagini hanno rivelato che entrambi gli individui avevano già precedenti penali, accumulati per reati contro il patrimonio. La strategia utilizzata per perpetrare questo raggiro rientra in un modus operandi comune per truffatori, che mirano a sfruttare l’affetto e la preoccupazione dei familiari, creando situazioni di emergenza e necessità.

La necessità di diffondere consapevolezza

Prevenire le truffe online

Questo episodio mette in evidenza quanto sia fondamentale sensibilizzare i cittadini riguardo le frodi digitali. Le truffe via SMS sono in costante aumento e si evolvono rapidamente, rendendo essenziale per tutti acquisire una consapevolezza critica delle comunicazioni ricevute. In particolare, la cautela è d’obbligo quando si ricevono richieste di denaro inaspettate, anche se sembrano provenire da persone fidate.

Chi contattare in caso di sospetti

È cruciale sapere a chi rivolgersi se si sospetta di aver subito una truffa o se si riceve una comunicazione dubitativa. Le autorità locali, come le forze di polizia, sono in prima linea nella lotta contro simili illeciti e possono fornire assistenza e guida per la protezione delle vittime. Sensibilizzare la popolazione all’argomento è essenziale per ridurre il numero di casi e tutelare le persone più vulnerabili.

Ultimo aggiornamento il 14 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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