Truffe agli anziani: un arresto e 16 crimini scoperti in diverse regioni italiane

L’operazione “True Justice 6” ha portato all’arresto di un giovane per truffe agli anziani in Italia, rivelando una rete organizzata che ha colpito diverse regioni del Paese.
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Truffe agli anziani: un arresto e 16 crimini scoperti in diverse regioni italiane - (Credit: www.ansa.it)

Le truffe ai danni degli anziani si sono ampliate in Italia, portando all’arresto di un giovane e all’indagini su altri complici. Un’operazione condotta dai Carabinieri ha messo in luce un sistema di raggiri ben organizzati, che ha spaziato da nord a sud del Paese. Questo articolo esplorerà i dettagli dell’operazione “True Justice 6“, le modalità di esecuzione delle truffe e il profilo degli individui coinvolti.

l’operazione “True Justice 6” e l’arresto

L’operazione “True Justice 6” si è rivelata cruciale nella lotta contro i crimini di truffa, in particolare quelli mirati agli anziani. I Carabinieri della Compagnia di Osimo, in collaborazione con quelli di Napoli – Bagnoli, hanno messo in atto controlli serrati che hanno portato all’arresto di un giovane di 20 anni originario di Napoli. Il provvedimento di custodia cautelare, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Ancona, ha visto il giovane sottoposto ai domiciliari con braccialetto elettronico per reati connessi a truffa aggravata continuata.

Questa operazione fa parte di un’inchiesta complessa che ha avuto il via nel giugno passato, dopo che un’anziana di 71 anni è caduta vittima di uno stratagemma perpetrato da un falso maresciallo dei Carabinieri. L’uomo, presentatosi con un’apparente autorità, è riuscito a convincere la donna a consegnare contanti e gioielli del valore di circa 50 mila euro, affermando che il figlio dell’anziana fosse stato coinvolto in un incidente stradale.

la rete di complici e le modalità di truffa

Le indagini hanno rivelato un quadro più ampio, con un totale di 16 truffe attribuite al 20enne arrestato, 13 delle quali andate a segno, mentre altre tre sono state tentate. Questi crimini sono stati realizzati in diverse regioni, tra cui Marche, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata e Puglia, dimostrando la capacità del gruppo di operare su un ampio territorio e stirare i propri tentativi di furto attraverso metodiche organizzate.

Per facilitare le operazioni, gli autori avrebbero utilizzato veicoli a noleggio e cambiato frequentemente le schede SIM usate per effettuare le telefonate alle vittime, rendendo così più difficoltoso l’individuazione dei responsabili. I due complici indagati, un 28enne e un 22enne, sono ritenuti, rispettivamente, l’autista e il “palo” sul campo, evidenziando ulteriormente l’organizzazione delle truffe.

la risposta delle forze dell’ordine e le future indagini

L’arresto è solo un passo in avanti per le forze dell’ordine, che ora puntano a identificare ulteriori complici coinvolti nel giro di truffe. Nei vari tentativi, il 20enne si è presentato di persona presso le abitazioni degli anziani per ritirare denaro e gioielli, facendo leva sulla vulnerabilità e l’ingenuità della fascia di popolazione più a rischio. Durante uno dei tentativi di raggiro, nel mese di luglio, la prontezza di un’anziana vittima ha permesso l’intervento tempestivo dei Carabinieri, che hanno arrestato il ladro in flagranza di reato.

Con le indagini che continuano, le autorità si concentrano sull’identificazione e sull’arresto di tutti i membri della rete di truffatori, nonché sull’implementazione di misure preventive per proteggere gli anziani. Dopo il fermo, il giudice ha evidenziato la pericolosità e la spregiudicatezza degli individui arrestati, sottolineando la necessità di interventi più incisivi per contrastare questa forma di criminalità diffusa.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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