Ufficiale, un giovane di 20 anni aggredito e ritrovato in fin di vita a Santo Spirito, Bari

Un giovane di 20 anni, trovato in condizioni critiche a Bari, racconta di un’aggressione violenta. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica dell’episodio e verificare le sue affermazioni.
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Ufficiale, un giovane di 20 anni aggredito e ritrovato in fin di vita a Santo Spirito, Bari - (Credit: www.ansa.it)

Un inquietante episodio si è consumato la scorsa notte nel quartiere di Santo Spirito, a nord di Bari, dove un giovane di 20 anni, di origini africane, è stato trovato in condizioni critiche tra i frangiflutti. L’uomo, con evidenti segni di freddo e una gamba bloccata tra le rocce, è stato soccorso dopo che un pescatore ha lanciato l’allerta. Le indagini sono ora in corso per fare luce su questa misteriosa aggressione.

Il ritrovamento e i primi soccorsi

La scoperta dell’uomo è avvenuta attorno alla mezzanotte. Un pescatore che stava per salpare ha udito deboli richieste d’aiuto. Seguendo quei suoni, ha trovato il giovane disteso a terra, con una gamba visibilmente bloccata tra i massi umidi e lividi sul volto a causa del freddo. Il pescatore ha contattato immediatamente il numero unico di emergenza. L’intervento dei paramedici del 118 è stato tempestivo, permettendo così al giovane di ricevere assistenza in breve tempo.

I vigili del fuoco, giunti sul posto, hanno dovuto lavorare con cautela per liberare la gamba del ragazzo, impigliata in una posizione pericolosa. Nel frattempo, la Capitaneria di Porto ha avviato le ricerche nelle acque circostanti, nel timore che oggetti o persone potessero essere finiti in mare. Tuttavia, tali preoccupazioni sono state rapidamente dissipate: non sono state rinvenute ulteriori vittime o dispersi. Il giovane, esausto e in stato di shock, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Bari.

Le indagini e la testimonianza del giovane

All’arrivo in Pronto soccorso, il ventenne è stato sottoposto a una serie di esami medici. La dinamica della sua aggressione è ora nelle mani della Squadra Mobile di Bari, che ha assunto il caso dopo le prime indagini effettuate dalle Volanti. Il giovane, in Italia da oltre due anni e regolarmente in possesso di un permesso di soggiorno, ha fornito una serie di informazioni agli agenti, descrivendo un’aggressione violenta.

Secondo la sua testimonianza, il giovane sarebbe stato avvicinato da un gruppo di sconosciuti mentre si trovava in stazione a Santo Spirito. I dettagli raccontati dall’uomo sono però incerti: inizialmente ha affermato di essere stato circondato, insultato, picchiato e legato, prima di essere abbandonato sui frangiflutti. Tuttavia, gli esami in ospedale non hanno rivelato segni evidenti di un’aggressione fisica violenta. Dopo poche ore di ricovero, è stato dimesso e ha fatto ritorno a una comunità di accoglienza di Bari.

La ricerca di prove e le immagini di videosorveglianza

Pecche e ombre si addensano attorno alla ricostruzione dell’episodio. Gli investigatori stanno valutando la veridicità delle affermazioni del giovane e cercano di comprendere eventi che, almeno per ora, restano poco chiari. La polizia ha messo in atto un piano per analizzare i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, un passo fondamentale per ottenere una visione precisa di ciò che è accaduto.

Il ritrovamento del giovane e le informazioni fornite fino a questo momento non delineano un quadro coerente. La difficoltà nel fornire dettagli precisi sul numero di aggressori e sulla loro età complica ulteriormente le indagini. Gli agenti stanno lavorando a stretto contatto con i testimoni presenti in zona per raccogliere informazioni aggiuntive che possano chiarire i contorni di questo episodio inquietante.

La comunità locale osserva con ansia lo sviluppo della vicenda, mentre gli inquirenti si impegneranno a esplorare ogni possibile pista per fare luce su un’aggressione che ha scosso la tranquillità del quartiere.

Ultimo aggiornamento il 18 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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