Un aereo elettrico all’avanguardia decolla per la prima volta grazie agli studenti del Politecnico di Torino

Il Politecnico di Torino ha realizzato un aeromodello elettrico ispirato al Savoia Marchetti S5XX, segnando un passo verso l’aviazione sostenibile con propulsione a celle a combustibile a idrogeno.
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Un aereo elettrico all'avanguardia decolla per la prima volta grazie agli studenti del Politecnico di Torino - (Credit: www.ansa.it)

Il Politecnico di Torino ha recentemente raggiunto un traguardo significativo nel campo dell’aviazione sostenibile. Un team di studenti ha messo a punto un aeromodello a propulsione elettrica che ha effettuato con successo il suo primo volo. Questo prototipo, ispirato al famoso Savoia Marchetti S5XX degli anni Venti e Trenta, rappresenta una fase innovativa nella ricerca aeronautica, testando soluzioni energetiche alternative e più ecologiche rispetto all’uso tradizionale delle batterie.

Il volo dell’idrovolante: dettagli dell’evento

Il volo inaugurale si è svolto sulle acque del Lago di Caselette Inferiore, dove l’idrovolante ha preso il volo per un periodo di cinque minuti, culminando in un atterraggio controllato in acqua. Questa fase di test è stata fondamentale per il team di studenti, non solo come prova delle loro capacità, ma anche come dimostrazione pratica delle tecnologie innovative impiegate nel progetto. L’assenza di scie di fumi inquinanti rappresenta un aspetto chiave, mirando a un futuro più sostenibile per l’aviazione.

Il velivolo è stato progettato utilizzando materiali compositi all’avanguardia, garantendo così leggerezza e resistenza. La scelta della propulsione elettrica alimentata da celle a combustibile a idrogeno segna una frattura con le tecnologie tradizionali, aprendo la strada a scenari di volo più ecologici. Questo approccio non solo riduce le emissioni di gas serra, ma promuove anche una significativa diminuzione dell’impatto ambientale associato all’aviazione.

L’innovazione tecnologica nel progetto

La propulsione elettrica che alimenta l’idrovolante è stata concepita come un’alternativa alle batterie tradizionali, che spesso presentano limitazioni in termini di autonomia e peso. Le celle a combustibile a idrogeno offrono una maggiore densità energetica, permettendo così di estendere l’autonomia sia chilometrica che oraria del velivolo. Questo è essenziale per soddisfare le esigenze di un futuro sostenibile in ambito aeronautico.

Il professor Enrico Cestino, docente di ingegneria meccanica e aerospaziale, ha guidato il team in un esercizio che ha messo a dura prova le loro competenze analitiche e progettuali. Cestino ha sottolineato l’importanza dell’impegno collettivo e della ricerca: la prova di volo non è stata solo un evento tecnico, ma un’opportunità di apprendimento fondamentale per gli studenti coinvolti. La capacità di affrontare le sfide del futuro richiede una preparazione sempre più integrata e interdisciplinare.

L’approccio educativo del Politecnico di Torino

Il rettore Stefano Corgnati ha rimarcato come le iniziative di questo tipo siano parte di una missione più ampia dell’ateneo. La promozione di un approccio interdisciplinare è vitale per preparare gli studenti a sfide professionali complesse. Lo sviluppo di competenze diversificate all’interno di progetti collaborativi consente di affrontare le problematiche contemporanee da punti di vista multipli e sinergici.

Il Politecnico di Torino non è solo un’istituzione didattica, ma un incubatore di innovazione e rispetto ambientale nel panorama tecnologico. Questa iniziativa con l’idrovolante segna un passo significativo verso un futuro in cui gli ingegneri e i ricercatori possono contribuire alla sostenibilità nel settore dei trasporti aerei. La sfida lanciata dal team di studenti rappresenta il primo tassello di un percorso ambizioso che potrebbe influenzare le future generazioni di professionisti e le tecnologie aeronautiche a seguire.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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