L’alta cucina si fa portavoce di un messaggio profondo: il legame tra uomo e natura si traduce in esperienze gastronomiche che celebrano la sostenibilità. Questo è il fulcro della filosofia di Luca Natalini, chef del ristorante AUTEM* di Milano, con cui si intende promuovere un’arte culinaria attenta all’ambiente e alle comunità locali.
L’importanza della sostenibilità in cucina
Nel contesto della cucina moderna, il concetto di sostenibilità è diventato essenziale. Gli chef sono sempre più consapevoli dell’impatto che le loro scelte culinarie hanno sull’ambiente. Luca Natalini ha scelto di perseguire una filosofica eco-centrica, basata su una connessione autentica con la natura e gli ecosistemi. Nel ristorante AUTEM*, la sostenibilità non è solo un concetto ma una pratica quotidiana, che si esplica nella scelta delle materie prime.
Natalini promuove l’approvvigionamento di prodotti freschi e di stagione, acquisendo ingredienti dai mercati locali e dai piccoli produttori. Questo approccio non solo supporta le coltivazioni sostenibili, ma contribuisce anche a preservare il lavoro dei contadini, contrappandosi così alle logiche delle grandi multinazionali. Infatti, il riavvicinamento tra l’uomo e la natura si realizza attraverso un’alta cucina che si nutre di ingredienti freschi e genuini, elevando il concetto di “Take me to the market” a un invito all’azione per una comunità consapevole.
L’evento gastronomico dell’anno
Sabato 26 ottobre, non solo Milano ma anche l’arte culinaria sarà in fermento, poiché AUTEM* ospiterà una cena esclusiva che vedrà collaborare Luca Natalini con Marcelo Ballardin, chef del ristorante OAK di Gest in Belgio, insignito di una stella Michelin. Questo evento è un’occasione imperdibile per assistere a una dimostrazione culinaria di alto livello che si basa sulla filosofia della sostenibilità. I due chef, uniti da una passione per la cucina responsabile, lavoreranno fianco a fianco per creare un menù ispirato alla freschezza degli ingredienti reperiti al Mercato Agricolo di Porta Romana.
Questa collaborazione non si limita a una semplice condivisione della cucina. È un vero e proprio scambio culturale e gastronomico, un’opportunità per condividere esperienze e valori, trasformando la cena in una celebrazione della creatività e della passione per la buona cucina. Il menù, concepito come “sorpresa”, avrà come protagonisti principalmente ingredienti vegetali, valorizzati dalle mani esperte di Natalini e Ballardin. Ogni piatto sarà il risultato di un attento rispetto della materia prima e rappresenterà un messaggio fattivo di cura per l’ambiente.
Un impegno comune per l’educazione alimentare
La serata del 26 ottobre non sarà solo un’opportunità per gustare deliziosi piatti preparati da chef di spicco, ma anche un importante momento di educazione alimentare. Natalini e Ballardin, ambasciatori di una cucina consapevole, vogliono far riflettere i commensali sull’importanza di prendersi cura di sé attraverso il cibo. Attraverso questa collaborazione, essi intendono mettere in luce come una cucina ben fatta possa non solo nutrire il corpo, ma anche il cuore e la mente.
La scelta di ingredienti freschi e locali, unitamente alla filosofia di una cucina coscienziosa, rappresenta un invito a tutti a essere parte attiva di un cambiamento che non solo ha a che fare con la gastronomia, ma con la responsabilità sociale e ambientale. La cena a quattro mani è un simbolo di questa iniziativa, un modo efficace per unire la passione per il cibo e l’impegno per un futuro sostenibile.
Per coloro che desiderano partecipare a questa esperienza gastronomica unica, i dettagli per l’acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito web di AUTEM*. Non perdere l’opportunità di essere testimone di un impegno reale per una gastronomia che fa la differenza, valorizzando al tempo stesso il cibo e la cultura locale.
Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina