Un impegno costante: Bea a Colori raccoglie fondi per oltre 130mila euro in 4 anni

Bea a Colori, associazione no profit italiana, ha raccolto 130mila euro per progetti di cardiologia e supporto psicologico, pianificando ambiziose iniziative per il 2025 a favore di vulnerabili e bambini.
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Un impegno costante: Bea a Colori raccoglie fondi per oltre 130mila euro in 4 anni - Gaeta.it

Il mondo del volontariato e delle associazioni no profit sta vivendo una fase di significativa influenza in Italia, e Bea a Colori si distingue per il suo operato. In quattro anni di attività, l’associazione ha riscosso grande successo, raccogliendo fondi per un totale di 130mila euro destinati a sostenere progetti di ricerca nel settore della cardiologia e a fornire supporto psicologico a pazienti in difficoltà. Questo bilancio è stato presentato in occasione della terza cena benefica che si è svolta al Casale del Gusto a Roma, riunendo oltre 170 partecipanti e confermando l’importanza di such eventi per il finanziamento delle attività benefiche.

Progetti per il futuro: iniziative ambiziose nel 2025

Con l’intento di mantenere vivo lo slancio benefico, Bea a Colori ha delineato piani decisivi per il 2025. Tra queste, il rinnovo del progetto “Ricoloriamo una Vita”, e la continuazione delle sedute sospese in collaborazione con il Consultorio Antera. Un’importante novità è l’inizio di una partnership con il Centro antiviolenza Iside, attivo dal 2004 nel supporto a donne e ragazzi vittime di violenze familiari. L’associazione supporterà anche Care for a Child’s Heart, un programma dedicato a interventi chirurgici in Africa per curare malattie cardiache nei bambini. Sono programmati investimenti per un valore di circa 60mila euro, cifra che rappresenta un record per Bea a Colori e testimonia il suo impegno per migliorare le condizioni di vita di chi è in difficoltà.

Le iniziative non si fermano qui. L’associazione ha in previsione di collaborare con We Africa per avviare il progetto “Costruiamo un pozzo d’acqua” in Burkina Faso. Inoltre, sarà donata una macchinina elettrica alla Fondazione Gabriele Monasterio, destinata a facilitare il trasporto dei piccoli pazienti dall’ospedale alla sala operatoria. Questo insieme di attività testimonia la volontà di Bea a Colori di creare un impatto positivo sul territorio e oltre.

Supporto psicologico e comunitario: il progetto ‘Terapia Sospesa’

Uno dei punti salienti dell’attività di Bea a Colori è il progetto “Terapia Sospesa”, dedicato a ragazzi in situazioni di vulnerabilità da 18 a 25 anni. Teresa Maniero, responsabile del progetto, illustra gli obiettivi, che comprendono il rafforzamento della consapevolezza e delle risorse personali. Quest’anno, il progetto ha fornito supporto a nove giovani, i quali hanno partecipato a 30 incontri individuali di terapia e a 20 sessioni di teatro terapia di gruppo. L’iniziativa non solo si propone di affrontare le fragilità individuali, ma anche di equipaggiare i giovani con strumenti utili per affrontare le sfide della vita quotidiana.

In parallelo, è stato avviato un sostegno alla programmazione di “Taxi Clown va dove ti porta il cuore”, in collaborazione con Clownterapia Paciok Odv. Si è inoltre operato per l’acquisto di attrezzature per l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Bea a Colori ha programmato corsi di BLS certificati e di sensibilizzazione alle manovre di primo soccorso, generalmente coinvolgendo circa 150 persone all’anno. Queste attività non solo servono a formare il personale, ma contribuiscono anche ad aumentare la cultura della prevenzione e dell’assistenza nel campo medico.

Storie di cambiamento: l’aiuto a Hussein

Il caso di Hussein, un tredicenne iracheno affetto da una grave malformazione vascolare, rappresenta una delle storie più significative sostenute dall’associazione. Dopo aver ricevuto assistenza durante una missione di Emergenza Sorrisi a Nassiriya, altre organizzazioni hanno collaborato per trasferirlo in Italia. Presso l’Ospedale Meyer di Firenze, Hussein ha potuto ricevere le cure necessarie, che hanno portato a significativi miglioramenti nella sua salute e qualità di vita. Ospite con sua madre a Firenze, Hussein ha potuto integrarsi e dare inizio a un percorso di recupero.

Nel complesso, la storia di Hussein e il lavoro di Bea a Colori riflettono l’importanza delle rete di supporto e del volontariato in grado di cambiare concretamente la vita delle persone. Tra le aziende che sostengono l’associazione ci sono AGN/Novomatic, Alfa Elevatori, e Floriana, a dimostrazione di quanto la collaborazione tra settore pubblico e privato possa generare cambiamenti reali e significativi.

Bea a Colori continua a invocare il sostegno di chi desidera contribuire a migliorare il benessere sociale e sanitario, incoraggiando donazioni attraverso il proprio sito web. Le iniziative rappresentano non solo un impegno per la ricerca e il supporto psicologico, ma anche un vero e proprio esempio di solidarietà che può ispirare altri a prendere parte a un percorso di aiuto e sostegno.

Ultimo aggiornamento il 15 Novembre 2024 da Donatella Ercolano

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