Un laboratorio di ostie nel carcere di Vallo della Lucania: il progetto “Pane Quotidiano – Carlo Acutis”

Un laboratorio di produzione di ostie nella casa circondariale di Vallo della Lucania offre ai detenuti opportunità di lavoro e reinserimento sociale, promuovendo dignità e speranza attraverso la spiritualità.
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Un laboratorio di ostie nel carcere di Vallo della Lucania: il progetto "Pane Quotidiano - Carlo Acutis" - Gaeta.it

Un laboratorio di produzione di ostie, attivato all’interno della casa circondariale di Vallo della Lucania, rappresenta una nuova iniziativa volta a coinvolgere i detenuti in un percorso di formazione e reinserimento sociale. Intitolato “Pane Quotidiano – Carlo Acutis“, il progetto sarà presentato il 30 novembre presso l’auditorium della Diocesi di Vallo della Lucania, con l’obiettivo di domare il potere trasformativo del lavoro e della spiritualità in un contesto di grande difficoltà.

Il progetto “Pane Quotidiano – Carlo Acutis”

Il cuore del progetto si trova nell’idea di dare ai detenuti l’opportunità di lavorare nel laboratorio di produzione di ostie, un’attività che unisce spirito e pratica artigianale. Questa iniziativa è il risultato della collaborazione tra la direzione del carcere, le diocesi di Vallo della Lucania e Teggiano-Policastro, e la cooperativa sociale “Al Tuo Fianco”. Gli scopi principali del progetto sono chiari: dalle opportunità di lavoro a regolari contratti, al rafforzamento dell’autostima attraverso il contributo a un’attività carica di significato spirituale.

In questo contesto, il laboratorio diventa non solo uno spazio di produzione, ma un simbolo di riscatto umano e di speranza. Attraverso il lavoro, i detenuti possono impegnarsi in una attività che li collega ad una tradizione religiosa profonda, cercando di ricostruire la propria vita dopo esperienze difficili.

Presentazione e partecipazione

La cerimonia di presentazione del laboratorio avrà luogo il 30 novembre alle 10.30 e prevede la partecipazione di diverse personalità di rilievo, tra cui il vescovo di Vallo della Lucania, Vincenzo Calvosa, il vescovo di Teggiano-Policastro, Antonio De Luca, e il Provveditore regionale della Campania per l’Amministrazione Penitenziaria, Lucia Castellano. Questi partecipanti non solo testimoniano l’importanza della cerimonia, ma anche l’attenzione che le istituzioni pongono nei confronti del tema del reinserimento sociale dei detenuti.

Monsignor Calvosa ha indicato il progetto come un “motivo di gioia”, sottolineando il suo significato profondo, specialmente in vista del Giubileo 2025. Pregne di significato sono le parole di Monsignor De Luca, che ha evidenziato la dimensione educativa e solidale del progetto, chiave per un reinserimento sociale più favorevole.

Le parole della direttrice del carcere

Caterina Sergio, direttrice della casa circondariale, ha espresso il suo entusiasmo riguardo alla nuova iniziativa, sottolineando come il laboratorio miri a valorizzare la dignità della persona umana e il messaggio eucaristico. L’obiettivo è creare per i detenuti una prospettiva di cambiamento e riscatto, restituendo loro un ruolo attivo nella società. Il laboratorio di ostie emerge così come un luogo d’incontro tra necessità, spiritualità e opportunità, con potenziali effetti positivi sul percorso di vita dei detenuti.

La realizzazione di iniziative come questa pone l’accento sull’importanza di Human Rights e su come il sistema penitenziario possa e debba evolversi, non relegando le persone a ruoli di semplice pena. Al contrario, il laboratorio di ostie offre una risposta concreta e positiva al bisogno di integrazione sociale e lavoro dignitoso, fornendo una nuova chance a chi è stato in difficoltà.

Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Armando Proietti

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