Un viaggio di passione e progresso: come Stefano Caccavari ha rilanciato le tradizioni calabresi

Stefano Caccavari promuove la salvaguardia delle tradizioni culinarie calabresi attraverso il progetto Mulinum, che recupera grani antichi e sostiene un’economia agricola sostenibile e innovativa.
Un Viaggio Di Passione E Progr Un Viaggio Di Passione E Progr
Un viaggio di passione e progresso: come Stefano Caccavari ha rilanciato le tradizioni calabresi - Gaeta.it

La storia di Stefano Caccavari è emblematische del forte legame tra tradizione, territorio e innovazione, un racconto che si intreccia con la difesa delle radici culturali calabresi. In un contesto in cui il rischio di degrado ambientale e culturale è alto, l’iniziativa di Stefano rappresenta una risposta efficace alle sfide contemporanee. Cortei di cittadini e appassionati agricoli si sono uniti attorno al progetto Mulinum, creato per recuperare l’autenticità della filiera alimentare, in particolare nell’ambito della panificazione e della coltivazione di grani antichi.

La nascita di un sogno: la questione del territorio

Nel 2015, Stefano Caccavari, giovane di 27 anni originario di San Floro, si trova di fronte a una domanda determinante: “E tu cosa fai per la tua terra?”. Questo interrogativo, lanciato da un amico, funge da catalizzatore per il suo impegno verso la salvaguardia del territorio calabrese, minacciato dalla prospettiva di diventare una discarica. In un’epoca in cui molti si allontanano dalle proprie origini per cercare opportunità lontane, Stefano compie il percorso opposto, riscoprendo il valore delle sue radici.

Con un forte desiderio di agire, inizia a esplorare la ricchezza agricola della zona, decidendo di puntare sulla coltivazione di grani tradizionali. Questo viaggio non è solo fisico, ma emozionale e intellettuale; Stefano si dedica allo studio delle antiche pratiche di coltivazione e panificazione, spaziando da conversazioni con gli anziani del suo paese – in particolare, consultando sua nonna Concetta, custode di conoscenze preziose – fino a ricerche tecniche sui grani e sui metodi di macinazione.

Dopo aver appurato che, dal 1974, molte varietà locali di grano erano state abbandonate a favore di coltivazioni più produttive e standardizzate, Stefano comprende che la chiave per un futuro sostenibile risiede nel recupero di queste diversità agricole. È così che decide di seminare un ettaro di terreno con il grano Senatore Cappelli, avviando il processo di salvaguardia del proprio territorio attraverso la coltivazione.

La sfida del mulino e la rinascita della filiera

Dopo aver avviato la coltivazione, il passo successivo è stato trovare un mulino che rispettasse le tradizioni artigianali. Stefano scopre un mulino a pietra attivo a chilometri di distanza, dotato di macine in quarzo. Qui porta il suo primo raccolto per macinare le farine, segnando l’inizio di un ciclo produttivo che non ha più conosciuto arresti. Tutto cambia quando il proprietario del mulino decide di venderlo a qualcuno che intende utilizzarlo come oggetto d’arredo. Stefano, colpito dalla notizia, lancia un appello sui social, chiedendo aiuto per salvare l’ultimo mulino a pietra in Calabria. L’incredibile risposta della comunità supera le sue aspettative: in soli 90 giorni raccoglie oltre 500.000 euro attraverso sottoscrizioni.

Questo evento rappresenta l’avvio di Mulinum, una realtà che si distingue come il più grande esempio italiano di crowdfunding nel settore agricolo. Con una sottoscrizione che continua a crescere, il progetto ha potuto espandere la propria visione: quella di creare un sistema integrato di filiera, focalizzato sulla coltivazione biologica di grani antichi e sulla produzione di farine macinate a pietra.

Mulinum: un’eccellenza calabrese che si espande

Il primo Mulinum ha aperto i battenti a San Floro il 31 gennaio 2017, dando vita a un progetto che oggi conta già 220 soci. I fondi raccolti non solo hanno garantito la nascita della struttura calabrese, ma sono stati anche essenziali per l’apertura di altri Mulinum in regioni come la Toscana e la Puglia. In Toscana, ad esempio, l’azienda Castelnuovo Tancredi ha inaugurato il Mulinum il 31 luglio 2022, seguita a breve da un’iniziativa nel Salento, a Mesagne.

Stefano Caccavari descrive Mulinum come una realtà multiforme: un luogo di trasformazione del grano in farina, un forno per la panificazione e un centro di e-commerce. L’aim è quello di preservare le tradizioni culinarie e agricole locali, favorendo un’economia agricola sana e generosa. Attraverso iniziative come il finanziamento dell’acquisto di sementi e l’offerta di prezzi equi agli agricoltori, Stefano stimola la produzione di grano antico e promuove un cambiamento positivo nel settore.

Riconoscimenti e traguardi: la qualità dei prodotti

Grazie a un’attenzione particolare alla qualità e alla sostenibilità, Mulinum ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra questi, il Premio Roma di maggio, attribuito per il terzo anno consecutivo. La giuria, formata da esperti, ha premiato diversi prodotti dell’azienda, come il pane Brunetto e vari altri impasti innovativi che celebrano i sapori e le tradizioni calabresi.

Stefano Caccavari sottolinea l’importanza di questi premi per incentivare il lavoro del team di panificatori, spingendoli a sperimentare nuove ricette che uniscono tradizione e innovazione. L’approccio di Mulinum mira a educare e avvicinare le nuove generazioni alla cultura agricola e gastronomica, dimostrando che è possibile trasformare sfide in opportunità in un contesto di crescente industrializzazione e omologazione dei prodotti.

Concludendo un percorso ricco di sfide e successi, Stefano Caccavari continua a promuovere la visione di un futuro in cui ogni regione d’Italia possa vantare la propria filiera Mulinum, contribuendo così non solo alla salvaguardia delle tradizioni ma anche alla sostenibilità e agibilità del territorio.

Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Laura Rossi

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gestione cookie