Urgente necessità di un intervento globale per contenere il vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie (Mpox) solleva preoccupazioni globali per il suo potenziale di diffusione, richiedendo interventi urgenti e coordinati, soprattutto in Africa, dove la scarsità di vaccini è critica.
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Urgente necessità di un intervento globale per contenere il vaiolo delle scimmie - (Credit: notizie.virgilio.it)

Il vaiolo delle scimmie, noto come Mpox, sta destando preoccupazione tra scienziati e organizzazioni sanitarie, in particolare l’Organizzazione Mondiale della Sanità . Questo virus, che si ritiene possa evolversi pericolosamente, richiede un intervento tempestivo per evitare che la situazione diventi critica come quella provocata dalla pandemia di Covid-19. Gli esperti avvertono che il virus, inizialmente confinato in alcune regioni dell’Africa, potrebbe ostacolare gli sforzi di sanità pubblica a livello globale se non si agirà in fretta.

Il rischio di diffusione del vaiolo delle scimmie

Mpox ha dimostrato un potenziale mutativo preoccupante, portando a una crescente incidenza di infezioni nelle popolazioni. Nonostante attualmente le crisi di Mpox siano limitate a specifiche aree dell’Africa, esperti temono che la mancanza di un’azione coordinata possa portare a una diffusione globalizzata del virus. L’Africa, già colpita da numerosi focolai, costituisce il punto critico in cui è necessario intervenire. Diversi studiosi, tra cui l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, sottolineano che la lotta contro Mpox nel continente africano è fondamentale per arginare potenziali epidemie nel resto del mondo.

La situazione è ulteriormente complicata dalla scarsità di vaccini disponibili in Africa. Secondo l’Africa Centers for Disease Control, sono state promesse solo 280.000 dosi di vaccino, una cifra ben al di sotto delle 10 milioni di dosi stimate come necessarie. Questo squilibrio mette in luce le disuguaglianze nel sistema sanitario globale e l’urgente necessità di azioni concrete per affrontare la diffusione del virus.

Riflessioni e allerta dell’Organizzazione mondiale della sanità

L’Oms ha lanciato l’allerta attraverso un rapporto del Consiglio di monitoraggio della preparazione globale, ponendo l’accento sul fatto che un mondo sempre più vulnerabile alle pandemie richiede misure straordinarie. Durante il Summit mondiale della Salute tenutosi a Berlino, l’Oms ha sottolineato la presenza di 15 fattori di rischio per la salubrità globale, incrementando le probabilità di nuove pandemie.

Ciò che appare particolarmente allarmante è l’idea che, se lasciato senza interventi adeguati, il vaiolo delle scimmie possa trasformarsi in uno dei virus più pericolosi, non solo per l’Africa, ma a livello mondiale. Organizzazioni come il Burnet Institute hanno esortato i leader a prendere misure immediate per fermare Mpox e a non ripetere gli errori del passato.

L’urgenza di una risposta coordinata

Il professor Brendan Crabb, direttore e amministratore delegato del Burnet Institute, ha dichiarato che ignorare la minaccia rappresentata da Mpox non solo è un fallimento morale, ma un gravissimo errore per la salute pubblica. Egli avverte che è necessaria una risposta equa e comunitaria per affrontare le epidemie; il fatto che l’accesso ai vaccini sia stato inadeguato nei Paesi colpiti deve cambiare.

Negli ultimi due anni, Mpox ha rappresentato una minaccia crescente, soprattutto in contesti socio-economici già fragili. La dichiarazione di un’emergenza di sanità pubblica da parte dell’Oms nel 2022 e di un ulteriore allerta nel 2024 evidenzia quanto il tempo sia prezioso. Tuttavia, la disponibilità limitata di vaccini e servizi di diagnostica rimane un problema, e la mancanza di trattamenti approvati aggrava la crisi.

Varianti e impatto del virus

Il vaiolo delle scimmie non è una novità. Il Clade 2b di Mpox si era già manifestato in varie nazioni ricche, ma era rimasto sotto osservazione o addirittura trascurato in molte aree africane per anni. La preoccupazione principale rimane la sua diffusione, che sta avvenendo attraverso molteplici ceppi diversi. In particolare, il Clade 1 ha colpito gravemente la Repubblica Democratica del Congo e ha presentato casi in altri 18 Paesi africani, nonché in nazioni lontane come Svezia e Thailandia. Voci di scienziati e professionisti della sanità pubblica avvertono che senza un approccio efficace, stiamo assistendo a un problema che non riguarderà solo le nazioni africane, ma avrà ripercussioni a livello mondiale.

Mentre il virus continua a diffondersi, è fondamentale che la comunità internazionale unisca gli sforzi per fornire assistenza a Paesi danneggiati, garantendo l’accesso ai vaccini e alle cure necessarie prima che la situazione possa degenerare ulteriormente. L’emergenza sanitaria del Mpox deve diventare una priorità urgente nell’agenda globale per la salute pubblica.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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