Venezia ospita la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano: oltre 12mila visitatori

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano a Venezia ha attratto oltre 12mila visitatori, evidenziando l’eccellenza artigianale italiana e promettendo un futuro di innovazione e tradizione per il settore.
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Venezia ospita la seconda edizione del Salone dell'Alto Artigianato Italiano: oltre 12mila visitatori - Gaeta.it

La seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano è terminata oggi all’Arsenale di Venezia, dove ha attratto più di 12mila visitatori in un arco di quattro giorni. Questo evento, che si distingue per l’elevato livello delle offerte artigianali italiane, è stato organizzato dal Comune di Venezia e da Vela, con il supporto del Ministero del Turismo. La manifestazione si ripeterà nel 2025, dal 2 al 5 ottobre, promettendo di continuare a celebrare la tradizione e l’innovazione del Made in Italy.

Un evento di successo con un afflusso record

Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano si è confermato un grande successo, superando le aspettative con l’afflusso di oltre 12mila visitatori. L’evento ha vissuto un aumento significativo di aziende partecipanti, con una crescita del 30% rispetto all’edizione precedente nel 2023. Questo incremento ha portato a una espansione della superficie espositiva, permettendo una presentazione più ampia e diversificata delle eccellenze artigianali italiane.

Durante i quattro giorni della manifestazione, le diciotto sezioni dedicate agli artigiani, rigorosamente selezionati, hanno presentato un’ampia varietà di prodotti: dai tessuti pregiati alle ceramiche, dalla gioielleria ai mobili di design. I visitatori hanno potuto ammirare anche mestieri tradizionali veneziani come il vetro soffiato e il merletto, nonché l’arte della costruzione di barche tipiche della laguna. Questo mix di tradizione e innovazione ha contribuito a rendere il Salone un’occasione imperdibile per appassionati e professionisti del settore.

La visione dei protagonisti

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha sottolineato l’importanza delle imprese artigiane nel tessuto economico e sociale della città, descrivendole come custodi di tradizioni preziose e come attori cruciali nell’adozione di nuove tecnologie e strumenti digitali. Secondo Brugnaro, le aziende artigiane non solo generano ricchezza ma rappresentano anche un modello distintivo della produzione del Made in Italy, preservando l’autenticità dei prodotti.

In merito alla crescita e al cambiamento generazionale, Brugnaro ha enfatizzato il ruolo della formazione come chiave per attrarre i giovani verso il settore. “La formazione è essenziale per sviluppare il capitale umano necessario,” ha dichiarato, ribadendo l’importanza del passaggio di competenze di generazione in generazione per garantire la continuità dell’artigianato.

Il futuro dell’artigianato italiano

Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela e del Salone, ha espresso l’intento di rendere il Salone un appuntamento annuale di riferimento per Venezia, mentre Alberto Bozzo, direttore commerciale, ha confermato la soddisfazione per il numero crescente di espositori, che ha raggiunto quota 140. Questo evento ha rappresentato anche una piattaforma per riflettere sulle opportunità di crescita per le nuove generazioni nel campo dell’artigianato.

Il Salone ha quindi offerto l’opportunità non solo di esporre prodotti ma anche di discutere delle sfide e delle prospettive future per il settore, stimolando un dialogo costruttivo tra artigiani, esperti e visitatori. Con la crescente attenzione verso l’artigianato di qualità, eventi come questo si pongono come catalizzatori per la valorizzazione di una delle espressioni più autentiche della cultura e dell’economia italiana.

Ultimo aggiornamento il 6 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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