Nella notte tra il 12 e il 13 settembre, Roma è stata investita da una forza della natura che ha lasciato segni evidenti sulla città eterna. Le violente piogge e le raffiche di vento hanno creato un contesto di emergenza, con numerose strade allagate e gravi difficoltà ai trasporti pubblici e privati. Questo evento climatico ha avuto un impatto significativo, specialmente nelle aree centrali e meridionali di Roma, creando disagi imprevisti per migliaia di cittadini e pendolari.
Impatto del maltempo sulla rete ferroviaria
Disagi per i pendolari della linea Roma-Nettuno
La mattina del 13 settembre ha visto i pendolari della linea Fl8 Roma-Nettuno affrontare notevoli difficoltà a causa della caduta di un albero che ha bloccato i binari tra le stazioni di Padiglione e Aprilia. L'incidente, avvenuto alle ore 5:00, ha generato una reazione a catena di ritardi e cancellazioni, costringendo molti viaggiatori a cercare alternative per raggiungere le loro destinazioni. La compagnia ferroviaria ha attivato servizi sostitutivi, ma le lunghe attese hanno aggravato la frustrazione di chi, già in orario di punta, si trovava a far fronte a una situazione imprevista.
In aggiunta, l'intensa pioggia ha influito sul regolare funzionamento di altre linee di trasporto pubblico, lasciando molte persone in attesa in stazioni già affollate. La situazione era problematica non solo per i pendolari, ma anche per i turisti che si trovavano a visitare la città e che si sono ritrovati a dover rivedere i loro piani di viaggio.
Scene di allagamenti e strade chiuse
Gli allagamenti che hanno colpito diverse zone della città
Le forti piogge hanno causato allagamenti in numerosi quartieri di Roma, con zone particolarmente critiche come Prati e la circonvallazione Nomentana. Via delle Milizie è stata completamente sommersa, rendendo difficile l’accesso ai negozi e alle abitazioni, mentre all'ingresso della stazione Tiburtina si è formato un lago che ha rappresentato un ostacolo significativo per chi tentava di accedere all’autostazione Tibus. Residenti e pendolari hanno condiviso video e foto sui social, documentando la gravità della situazione.
Anche l’area del Colosseo non è stata risparmiata e ha registrato allagamenti che hanno interrotto il normale flusso turistico. Le immagini di monumenti storici circondati da acque all'insegna dell’emergenza climatica hanno suscitato preoccupazione tra i cittadini, portando a riflessioni sulla vulnerabilità della capitale di fronte a eventi meteorologici estremi.
Il rischio di incidenti e il traffico interrotto
La situazione delle strade si è aggravata ulteriormente con il passare delle ore. A Villa De Sanctis, il tratto di via Labico tra Piazza Sessa Aurunca e Via dei Gordiani è stato temporaneamente chiuso per la caduta di alberi. Il quartiere Eur ha visto interruzioni nel traffico tra via Sudafrica e via Uganda, dove rami e detriti hanno reso impossibile il passaggio. Sulla viale Manzoni, alcune aree critiche hanno registrato allagamenti preoccupanti, in particolare in prossimità del Dipartimento delle Politiche Sociali del Comune.
Anche le arterie principali non sono state risparmiate. Al Grande Raccordo Anulare, l'uscita 13 in direzione Tivoli è stata completamente bloccata dall’acqua. Situazioni analoghe si sono verificate sulla Pontina, nei pressi di Pomezia, dove le precipitazioni hanno provocato allagamenti che hanno compromesso la circolazione in entrambe le direzioni, causando rallentamenti considerevoli e aumentando i tempi di attesa per automobilisti e trasportatori.
Queste condizioni meteo sfavorevoli continuano a creare sfide quotidiane per i cittadini romani, forzando una riflessione su una gestione più efficace delle emergenze in una città storicamente soggetta a eventi atmosferici intensi. L'amministrazione comunale è già al lavoro per affrontare le immediate problematiche, mentre i romani sperano che il tempo migliori affinché le loro attività possano tornare alla normalità.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Armando Proietti
