Violenza nel carcere di Avellino: due agenti sequestrati e un detenuto gravemente ferito

Episodi di violenza nel carcere di Avellino sollevano preoccupazioni sulla sicurezza, con agenti sequestrati e un detenuto ferito. Il sindacato Uspp chiede interventi urgenti per ripristinare l’ordine.
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Violenza nel carcere di Avellino: due agenti sequestrati e un detenuto gravemente ferito - (Credit: www.ansa.it)

I recenti episodi di violenza all’interno del carcere di Avellino hanno sollevato gravi preoccupazioni riguardo la sicurezza e l’ordine all’interno dell’istituto penitenziario. Nella serata di ieri, due agenti di polizia penitenziaria sono stati sequestrati da un gruppo di detenuti, che hanno anche aggredito un terzo carcerato, vittima di una missione punitiva da parte degli altri ospiti del penitenziario. L’episodio ha destato l’attenzione del sindacato Uspp, che ha chiesto misure immediate per ripristinare la sicurezza nella struttura.

Gli eventi e le conseguenze immediati

L’incidente è avvenuto nella serata del 18 ottobre, quando un gruppo di detenuti ha preso in ostaggio due agenti della polizia penitenziaria. Gli agenti sono stati picchiati e umiliati, mentre un terzo detenuto è stato gravemente ferito: l’aggressione ha portato al taglio del lobo dell’orecchio e alla frattura di un braccio, costringendo il carcerato a ricevere cure mediche in ospedale. Maurizio De Fazio, sindacalista dell’Uspp Campania, ha reso noto l’accaduto, sottolineando la gravità della situazione e l’urgenza di interventi correttivi da parte delle autorità.

Le forze dell’ordine hanno mantenuto un forte presidio intorno alla casa circondariale per diverse ore, cercando di riportare la calma e gestire l’emergenza. Durante questo periodo, le operazioni di sicurezza sono state intensificate per evitare ulteriori violenze e mantenere il controllo sulla struttura. L’Uspp ha comunicato l’importanza di garantire l’ordine interno, specialmente quando situazioni del genere rischiano di compromettere la sicurezza degli agenti e dei detenuti.

Criticità nel sistema carcerario

Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente dell’Uspp, hanno denunciato le crescenti fragilità del sistema di sicurezza nel carcere di Avellino. Hanno evidenziato come la situazione sia stata più volte segnalata ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria, senza che siano state intraprese azioni efficaci per risolvere le problematiche in atto. L’introduzione del regime aperto per gran parte della giornata sarebbe uno dei fattori responsabili della crescente violenza, accrescendo le tensioni tra i detenuti.

Un altro aspetto che complica ulteriormente la gestione della struttura è il deficit di personale, che attualmente ammonta a circa sessanta unità. Questo squilibrio ha reso più difficile garantire una sorveglianza adeguata e ripristinare un clima di sicurezza. L’Uspp ha sottolineato l’importanza di inviare unità speciali, come il Gom , per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza all’interno dell’istituto.

La richiesta di interventi urgenti

In considerazione degli avvenimenti drammatici di ieri sera, il sindacato Uspp ha fatto appello al Dap affinché prenda misure immediate per affrontare la crisi in atto. La richiesta include l’invio di rinforzi e una ristrutturazione delle procedure di custodia dei detenuti, al fine di garantire una vigilanza più adeguata e prevenire ulteriori atti di violenza.

L’Uspp ha anche espresso solidarietà ai colleghi aggrediti, sottolineando la necessità di proteggere il personale penitenziario che opera in condizioni sempre più difficili e rischiose. Questo episodio è solo uno dei tanti che mette in evidenza la precarietà del sistema carcerario, richiedendo un intervento tempestivo e mirato per garantire la sicurezza di tutti gli attori coinvolti.

La situazione nel carcere di Avellino resta adesso sotto osservazione, mentre le autorità competenti si preparano a trattare le conseguenze di questi gravi eventi.

Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Sofia Greco

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