Visita dei rappresentanti doganali dell’UE al porto di Gioia Tauro: un’occasione per rafforzare la cooperazione

Una delegazione di 16 paesi UE visita il porto di Gioia Tauro per valutare l’efficienza dei controlli doganali, nell’ambito del progetto EU Ports Alliance contro traffici illeciti e per migliorare la sicurezza portuale.
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Visita dei rappresentanti doganali dell'UE al porto di Gioia Tauro: un'occasione per rafforzare la cooperazione - Gaeta.it

Negli ultimi giorni, il porto di Gioia Tauro ha ospitato una delegazione di rappresentanti doganali provenienti da 16 paesi dell’Unione Europea. Insieme a membri della Commissione Europea e funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la visita ha avuto lo scopo di mettere in luce l’efficienza dei controlli effettuati nella struttura portuale calabrese, considerata un hub cruciale per il transhipment delle merci. Questa iniziativa è parte del progetto EU Ports Alliance, volto a combattere il traffico di armi, droga e beni contraffatti nei porti europei.

L’importanza della visita al porto di Gioia Tauro

La visita di due giorni ha fornito ai delegati l’opportunità di valutare da vicino i protocolli di controllo e sicurezza adottati nel porto di Gioia Tauro. Questo porto calabrese è riconosciuto come uno dei principali snodi del sistema logistico italiano, grazie alla sua posizione strategica e alle infrastrutture di alta qualità. L’agenzia ha sottolineato che la visita rappresenta non solo un riconoscimento per le pratiche di sicurezza del porto, ma anche un’ottima occasione per realizzare un confronto diretto sui metodi di lavoro utilizzati nei vari paesi. Ciò è particolarmente rilevante in un contesto globale in cui le rotte marittime sono spesso sfruttate per attività illecite.

Durante questo evento, i rappresentanti doganali hanno quindi potuto osservare in che modo Gioia Tauro gestisce i controlli, instaurando un dialogo diretto con le autorità locali. Gli alti funzionari presenti hanno condiviso le loro esperienze e discusso delle pratiche efficaci per migliorare ulteriormente la sicurezza dei porti europei. Questo incontro ha messo in risalto l’importanza di standard comuni per l’analisi del rischio e per i controlli, considerati essenziali per garantire la sicurezza e il monitoraggio delle merci in transito.

Le dichiarazioni delle autorità coinvolte

L’incontro si è aperto con interventi di figure chiave, tra cui Andrea Mazzella, direttore delle Relazioni Internazionali di Adm, Pasquale Faraone, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale, e il tenente colonnello Ivan Conidi, comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro. Ciascuno di loro ha posto l’accento sull’importanza di una collaborazione forte e proattiva tra le varie istituzioni nazionali ed europee.

In particolare, Mazzella ha evidenziato come il legame tra l’Agenzia Dogane e Monopoli e la Guardia di Finanza sia già un esempio positivo di sinergia nel contrastare i traffici illeciti a Gioia Tauro. Ha ribadito la necessità di stabilire protocolli comuni per ottimizzare l’efficacia e coordinare gli sforzi di sorveglianza e controllo in tutta l’Unione. Tale approccio è visto come un tassello fondamentale per fortificare la rete di sicurezza in tutti i porti, con un occhio alla crescita delle attività commerciali e alla protezione degli interessi nazionali.

Un passo avanti nella lotta ai traffici illeciti

Il progetto EU Ports Alliance si muove in direzione di un miglioramento costante delle pratiche consolidate che verte sulla cooperazione tra gli stati membri. Nel contesto attuale, le sfide legate al traffico di merci pericolose, come armi e sostanze stupefacenti, richiedono di affrontare le questioni con un approccio sistematico e congiunto. Mazzella ha sintetizzato questa premessa invitando gli stati membri a non abbassare la guardia e a cercare attivamente modi per potenziare la sicurezza dei propri confini marittimi.

È chiaro che gli sviluppi recenti al porto di Gioia Tauro stiano ponendo le basi per una crescente responsabilità condivisa tra i vari paesi dell’Unione. La cooperazione tra le autorità vi porterà a creare un ambiente più sicuro, anche attraverso l’adozione di tecnologie avanzate e metodi di controllo aggiornati, dimostrando così il potere dell’unità europea contro le sfide comuni.

Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2024 da Marco Mintillo

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