Il 1° novembre segna il World Vegan Day, una ricorrenza annuale istituita nel 1994 dall’attivista Louise Wallis per celebrare il cinquantennale della Vegan Society. In questa occasione, sei ristoranti di Roma e Milano hanno aderito a una campagna promossa da Churchill, rinomata azienda britannica di stoviglie, che ha realizzato piatti appartenenti alla nuova collezione autunnale 2024. L’obiettivo è onorare i temi della sostenibilità e della qualità, offrendo esperienze culinarie uniche che mettono in luce la varietà e la creatività della cucina vegana.
I ristoranti partecipanti e le loro creazioni
Per festeggiare il World Vegan Day, sei locali hanno scelto di presentare piatti speciali, ognuno dei quali rappresenta una fusione di creatività e tradizione. Tra i partecipanti figurano ristoranti noti come Indigeno, Nativa, Rifugio Romano, Cascina Caremma, Erba Brusca e Pasticceria Nepà. Ogni ristorante ha selezionato una ricetta distintiva che utilizza ingredienti freschi e di alta qualità.
Ad esempio, Indigeno presenterà un Risotto al cavolo nero, preparato con tahina di semi di girasole e salsa all’aglione, servito su un piatto della collezione Erosion, ispirato ai paesaggi naturali. I piatti non sono solo funzionali, ma anche una vera e propria espressione artistica, pensata per esaltare il design e la presentazione gastronomica.
L’impegno di Churchill verso la sostenibilità
Churchill non è solo un fornitore di stoviglie, ma un pioniere nella promozione della sostenibilità all’interno del settore della ristorazione. Francesca Tartara, Business Development Manager di Churchill, spiega che l’azienda ha osservato una crescente attenzione verso il settore del plant-based, con tendenze come il ‘Clean Eating’ e ‘Provenance The Future’. Questo impegno è testimoniato non solo nella scelta di materiali, ma anche nelle pratiche produttive.
L’azienda ha messo in atto iniziative concrete per ridurre l’impatto ambientale, come l’uso di energie rinnovabili e materie prime provenienti da filiere controllate. L’invito a ristoranti e chef a impegnarsi in una cucina senza sprechi è parte fondamentale della loro missione.
I piatti speciali nel dettaglio
I menu preparati per il World Vegan Day offrono una varietà di opzioni, tutte caratterizzate da ingredienti freschi e ricette innovative. Nativa , ad esempio, presenterà gli Scrigni “cacio” e pepe, reinterpretati in chiave vegana, con un ripieno di patate arrosto e foglie di ravanello, il tutto servito in piatti Homespun Accents che mettono in risalto la loro eleganza.
Un’altra proposta interessante arriva da Rifugio Romano , che servirà una Carbonara Vegetale su un piatto Era dal design nostalgico, ma con un tocco moderno. Questo ristorante, che si distingue per la sua esperienza trentennale nella ristorazione, ha un approccio innovativo alla cucina tradizionale, reinventando piatti classici in chiave vegetale.
Un viaggio culinario attraverso Milano e Roma
La varietà di ristoranti partecipanti sottolinea il crescente interesse verso una gastronomia sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Cascina Caremma offrirà un Risotto con zucca e finferli, realizzato con ingredienti coltivati in azienda. Erba Brusca , noto per il suo orto, presenterà una Variazione di melanzana con salsa tahina e shichimi, dimostrando come anche ingredienti sottovalutati possano diventare protagonisti in cucina.
Infine, la Pasticceria Nepà sorprenderà gli avventori con un Millefoglie al piatto, un dessert che coniuga tradizione e innovazione, servito su piatti che esaltano la bellezza del dessert attraverso un’accurata presentazione.
L’impatto del World Vegan Day sul futuro della ristorazione
Il World Vegan Day del 1° novembre non è solo un’occasione celebrativa, ma rappresenta anche un’opportunità per sensibilizzare il pubblico ai temi della sostenibilità e della gastronomia vegana. Questa celebrazione è un segnale di cambiamento all’interno della ristorazione, invitando chef e ristoratori ad abbracciare pratiche più ecologiche e responsabili.
La crescente popolarità dei piatti vegani e degli ingredienti a base vegetale riflette una trasformazione culturale e gastronomica, suggerendo che il futuro della ristorazione è destinato a essere sempre più “verde”. Il complesso e affascinante panorama culinario di Roma e Milano mostra già come l’innovazione e la tradizione possano coesistere in armonia, dando vita a esperienze gastronomiche uniche e coinvolgenti.
Ultimo aggiornamento il 23 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano